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Gasparri contro Paolantoni e Izzo: “Blasfemi e volgari sulla Natività, la Rai intervenga”

Maurizio Gasparri ha attaccato Francesco Paolantoni e Biagio Izzo per la loro rappresentazione della “Natività del giorno dopo”, andata in onda lo scorso 26 dicembre nello show “Da Natale a Santo Stefano”. Il senatore di Forza Italia ritiene che sia “blasfema e volgare” e per questo ha presentato un quesito in commissione di Vigilanza Rai.
A cura di Elisabetta Murina
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Maurizio Gapsarri contro Francesco Paolantoni e Biagio Izzo. Il senatore di Forza Italia ha presentato un quesito in commissione di Vigilanza Rai per la rappresentazione del "Presepe" dei due comici: lo scorso 26 dicembre, nello show Da Natale a Santo Stefano di Stefano De Martino, avevano portato in scena una parodia della Natività, che aveva suscitato rabbia e indignazione. In particolare, Pro Vita & Famiglia e Popolo e Libertà  l'avevano già ritenuta "blasfema e volgare". Ora anche Gasparri ha deciso di rivolgersi ai vertici della tv di Stato.

Le accuse di Gasparri alla parodia di Paolantoni e Izzo

"Rappresentazione blasfema e volgare, trasmessa su un canale del servizio pubblico proprio nei giorni in cui il mondo cattolico festeggia la Natalità". Così Gasparri ha commentato la parodia della Natalità di Paolantoni e Izzo, andata in onda lo scorso 26 dicembre nello show Da Natale a Santo Stefano. Il senatore di Forza Italia ha presentato direttamente un quesito in commissione di Vigilanza Rai, diretto dalla presidente Marinella Soldi e dell'amministratore delegato Roberto Sergio, e si è chiesto "se la Rai non ritenga che questa rappresentazione sia stata offensiva e abbia urtato fortemente la sensibilità dei telespettatori, credenti e non solo, e quali iniziative intenda intraprendere in merito”.

La reazione dei cattolici tradizionalisti

La rappresentazione della "Natività del giorno dopo" non era piaciuta nemmeno ai cattolici tradizionalisti. "Siamo sdegnati e indignati per la rappresentazione blasfema e volgare”, avevano dichiarato Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus e Carlo Giovanardi, fondatore di Popolo e Libertà. I due sostengono che sia andato in scena uno "sciommiottamento della Natività dissacrante e di pessimo gusto", dove San Giuseppe "lamenta di essere stato operato alla prostata e pertanto incapace a procreare" e un uomo travestito da Vergine Maria, rappresentata come "madre svampita che dialoga con un angelo da macchietta”.

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