Funerali Francesco Nuti: Masini ha cantato ‘Sarà per te’, presenti Panariello, Pieraccioni e Conti
Giovedì 15 giugno, nella basilica di San Miniato al Monte a Firenze, si sono tenuti i funerali di Francesco Nuti. L'attore e regista toscano, 68 anni, è morto lo scorso 12 giugno dopo una lunga malattia. È stata la famiglia a volergli dare l'ultimo saluto in forma privata, con una celebrazione a cui hanno partecipato circa 300 persone, tra cui diversi personaggi dello spettacolo e amici di una vita, come Carlo Conti, Marco Masini e Leonardo Pieraccioni. Oggi (giovedì 16 giugno) a Prato, città natale di Nuti, è stato proclamato un giorno di lutto nazionale.
Funerali di Francesco Nuti: l'omelia e l'omaggio della figlia Ginevra
Le esequie del noto regista toscano si sono svolte nella Basilica di San Miniato al Monte, a partire dalle ore 15, celebrate da padre Bernardo Gianni. Tanta la commozione e il dolore dei familiari presenti, a cominciare dalla moglie Annamaria Malpiero, la figlia Ginevra, il fratello Giovanni e la nipote Margherita. Durante l'omelia, padre Bernardo ha citato diversi frasi celebri dei film di Nuti, tra cui "Madonna che silenzio che c'è stasera".
Marco Masini ha cantato Sarà per te, il brano che l'artista aveva presentato al Festival di Sanremo nel 1988, sottolineando l'intento di non vivere la liturgia come un funerale, ma come il ricordo della persona che è stata. L'amico Giovanni Veronesi, che da giorni si sta battendo con Elena Sofia Ricci per il dovuto omaggio in tv, ha dichiarato: "Francesco era carne della mia carne. Lui ha smesso di soffrire, ora inizio io".
In chiesa: Pieraccioni, Masini, Panariello e Conti
Tra le circa 300 persone arrivate a Firenze per i funerali di Nuti, c'erano anche gli amici e colleghi di una vita, come Carlo Conti, Leonardo Pieraccioni, ma anche Giorgio Panariello, Marco Masini, Valerio Solarino, Nicola Pecci, Gianfranco Monti. Quest'ultimo, durante la celebrazione, ha letto una lettera di un amico del defunto, Daniele Guerriero, dal titolo Il bacino.
"Per noi toscani, Francesco è stato un faro, un poeta", ha invece ribadito Panariello. Della stessa opinione anche Carlo Conti, amico di sempre, che nell'arte di Nuti ha vissuto la sua personale scuola di spettacolo e comicità: "È un pezzo del cinema che non si cancellerà mai". Presenti poi anche il sindaco di Prato Matteo Biffoni, e quello di Firenze Dario Nardella, come simbolo di una vita divisa tra le due città toscane. Anche i tifosi della Fiorentina, squadra amata da Nuti, hanno partecipato ai funerali, appoggiando sul feretro una sciarpa della curva Fiesole.