Francesca Della Valle, compagna di Lando Buzzanca: “Non mi fermo, per me è dura”
Francesca Della Valle commenta così la notizia della morte di Lando Buzzanca, attore scomparso a 87 anni a poche settimane dal trasferimento in un centro di riabilitazione, seguito alla dimissione dal Policlinico Gemelli, dov’era stato ricoverato a seguito di una caduta. “Lando è stato ammazzato e voi, pubblico onesto, lo sapete. Era pericoloso, ormai! L’applicazione della legge 6/04, voluta dalla famiglia ‘amorevole’, lo ha condotto in un Hospice, luogo di morte”, accusa la giornalista, “Io non mi fermo, non temete! Continuerò perché sia fatta giustizia. Lo devo a Lando, lo devo agli 800 mila amministrati, lo devo al suo pubblico. Non riesco a rispondere al telefono. È dura per me ma vi ringrazio, siete tanti. Gli italiani per bene sono molti, grazie a Dio”. Quindi, rivolta direttamente all’attore, ha concluso: “Grazie amor mio, per tutto l’amore che mi hai donato. Noi così, per sempre”.
Gli scontri tra la compagna e i familiari di Lando Buzzanca
Il lungo ricovero di Lando in una Rsa, cominciato mesi prima della caduta che aveva costretto l’attore al ricovero avvenuto presso il Gemelli, è stato contraddistinto dalle gravi accuse avanzate dalla compagna Francesca Della Valle che si era duramente scagliata contro l’applicazione della legge 6/04, sostenendo che l’attore fosse stato ricoverato contro la sua volontà, su disposizione del suo amministratore di sostegno. A quelle accuse si è opposto Massimiliano, figlio di Lando Buzzanca, che ha più volte dichiarato di avere vigilato sullo stato di salute del genitore.
Massimiliano Buzzanca: “Ancora non mi sembra vero"
“Ancora non mi sembra vero. Ma dai messaggi che mi stanno arrivando sto capendo che non è più qui”, ha fatto sapere Massimiliano, figlio di Lando Buzzanca, a poche ore dalla morte del padre, “Si è addormentato. Dopo un quarto d’ora ha fatto gli ultimi due respiri e intorno alle due del pomeriggio se ne è andato”. Quindi, l’attore ha ricordato le ultime ore di vita del padre: “Aveva voglia di ‘lallare’, come se volesse dire qualcosa. Negli ultimi giorni era più affaticato, come se non avesse più forze. Ieri quasi si stava per alzare dal letto, come se mi volesse salutare, come se mi avesse riconosciuto. Sembrava volermi dire qualcosa. Gli ho detto ‘papà stai fermo, stai seduto. Secondo te tra noi c’è bisogno di parlare?’. Gli ho fatto una carezza e l’ho lasciato dormire”.