Francesca Cipriani: “Per rifarmi i glutei mi hanno messo 200 punti e ho rischiato la setticemia”
Ospite del programma di Monica Setta, Storie di Donne al bivio, Francesca Cipriani racconta il suo passato segnato dalla chirurgia plastica che le ha dato non pochi problemi, ma è riuscita poi a risolverli, non senza sofferenze. Ora, dopo una vita burrascosa, può dirsi serena, ma non sono stati poi così pochi i momenti di difficoltà da lei affrontati.
Francesca Cipriani e la chirurgia estetica
Il rapporto di Francesca Cipriani con la chirurgia, non è stato dei migliori. Iniziato come un qualcosa che le avrebbe permesso di stare bene con sé stessa è diventato qualcosa di decisamente più grande: "Mi sono massacrata di operazioni chirurgiche per vincere i miei complessi di inferiorità e sentirmi bella". Tanti gli interventi ai quali si è sottoposta, ma anche per riparare ai danni che le avevano fatto:
Ho rifatto il seno tante volte fino alla taglia 6 e poi con i glutei ho rischiato la setticemia. Mi ero affidata a mani inesperte e ho passato le pene dell'inferno. Per rimettere a posto i glutei mi hanno operato varie volte. L'ultima avevo 200 punti e un dolore pazzesco.
La violenza subita dagli uomini
L'ex gieffina, però, ha dovuto affrontare anche dei traumi di cui porta ancora i segni, ma non sul corpo. Si tratta di esperienze dolorose, in cui è stata vittima di violenza, una brutalità a volte cieca perpetrata da uomini con i quali aveva un rapporto di fiducia. Ora, però, finalmente ha ritrovato la sua serenità accanto al marito, Alessandro:
Mi ha massacrato di botte e mi ha chiuso in casa. Non respiravo più, mi sono salvata solo perché sono uscita in strada a chiedere aiuto. Un'altra volta facevo la commessa a Sulmona e fui sequestrata dal mio datore di lavoro che mi chiuse in un camerino per violentarmi. Anche allora riuscii a scappare gridando aiuto. Ho avuto una vita terribile e ho scaricato sulla chirurgia plastica tutte le mie ansie e le mie fragilità fino a distruggermi. Ora sono serena con il mio amore Alessandro e spero di avere un figlio. Sembra assurdo che sia io a dirlo ma, tornassi indietro, cercherei di accettarmi senza rifarmi nulla.