Franca Leosini compie 90 anni, su Raiplay la prima stagione di Storie Maledette per tutti i leosiners
Il nome di Franca Leosini non ha certo bisogno di presentazioni, è una delle giornaliste più conosciute della televisione, una delle prime ad aver creato un format di interviste in cui emergessero i retroscena dei casi di cronaca più efferati e che hanno segnato l'opinione pubblica. Un'intervista a tu per tu col colpevole di turno, costruita con domande pungenti, utilizzando un linguaggio che ha caratterizzato nel tempo il suo modo di apparire sul piccolo schermo. Alla vigilia dei suoi 90 anni, il 16 marzo, RaiPlay rende disponibili la prima stagione di "Storie Maledette", il programma che l'ha resa un'icona e che, ancora oggi, è tra i più seguiti della tv.
La prima stagione di Storie Maledette su RaiPlay
La regina del noir, così la si può definire, nata nel marzo 1934, compie 90 anni. Un compleanno importante per un personaggio sul quale, per anni, è sempre aleggiato un alone di mistero. Impeccabile, sarcastica, elegante e astuta, Franca Leosini ha avuto il merito di portare in televisione, tra la prima e la seconda serata, una modalità diversa di approccio alla cronaca con la quale è riuscita a raccontare anche i delitti più controversi e dolorosi, attraverso una narrazione ritmata e incalzante, attraverso domande ficcanti che non lasciano spazio ad interpretazioni. Su RaiPlay, quindi, per rendere omaggio alla giornalista, sono disponibili tutti gli episodi della prima stagione del programma, andato in onda per la prima volta nel 1994.
I leosiners e il seguito sui social
La giornalista negli anni è riuscita a costruirsi un folto gruppo di seguaci, i leosiners, che supportano con costanza e ammirazione il suo lavoro. Il fatto di essere diventata un'icona, ha raccontato in un'intervista, non era un qualcosa che aveva contemplato: "Io sono quella che si vede, riporto me stessa in video, Franca Leosini è quella, non mi metto in scena. Porto la mia identità nel mio lavoro, con pregi e difetti". Spezzoni delle sue interviste sono infatti diventati virali anche sui social, per il suo linguaggio, la modalità di porre domande. Onori, ma anche oneri. Non sono mancate, infatti, contestazioni, soprattutto negli ultimi anni, in merito ad alcune affermazioni riguardanti le donne e le responsabilità nell'ambito di un rapporto di coppia opprimente:
Non ho detto che la responsabilità è delle donne, era un contesto colloquiale dove ho espresso un pensiero che corre sul filo della logica e soprattutto che è da considerare un consiglio, non certo un rimprovero. Perché, lo ripeto, sarebbe opportuno per una donna andarsene al primo accenno di violenza. Non aspettare che la violenza monti arrivando alle estreme conseguenze.