Fiorello: “Per Sanremo 2023 non ho le forze. Giorgia Meloni? È una mia cliente”
Fiorello è una bomba di energia e il suo format che va in onda alle prime luci dell’alba su Rai 2 ne è la prova. Organizzazione e ritmi serrati sono il segreto. “Mi sveglio alle cinque meno dieci, cronometro tutto”, rivela in un’intervista esclusiva ad Oggi. “Sono io che suono la sveglia. Voglio che mi trovi già pronto e operativo”.
Il successo di Viva Rai 2
Ideata e condotta da Fiorello con la partecipazione di Fabrizio Biggio, la sua rassegna mattutina è un successo anche sui social, dove i video continuano a circolare ben oltre la prima fascia del mattino. “Un programma che mi impegna 24 ore su 24, con l’unico obiettivo di portare il buonumore con degli spunti di riflessione. Senza abbracciare alcuna idea politica, senza pregiudizi”, ci tiene a precisare. Si parte dalle prime pagine dei giornali, ascoltando la cosiddetta “pancia del paese”, come gli piace chiamarla. Gli spunti sono sempre quelli all’ordine del giorno, dai Mondiali in Qatar alla questione del tetto per i pagamenti con il POS, solo per citarne alcuni.
L’aneddoto su Giorgia Meloni fan di Fiorello
“I miei denigratori spesso dicono “ma Fiorello rende sempre simpatici tutti quelli che critica…”. Senza comprendere che io sono totalmente al di sopra delle parti”, assicura Fiorello. “A me piace fare cazzeggio sul centrodestra, sul centrosinistra o su chiunque faccia qualcosa degna di essere sottolineata e denunciata”, spiega. Poi racconta un aneddoto divertente sulla premier, verso la quale a Viva Rai 2 le frecciatine sono all’ordine del giorno. “La Meloni è però oggi una mia cliente. Nel senso che, quando faccio uno spettacolo live, lei viene”, spiega il conduttore. “Quest’estate ne ho fatto uno a Ostia Antica, io non lo sapevo, ma guardando tra il pubblico ho visto la Meloni lì. E ci tengo dirlo, fece comprare i biglietti con un altro nome e arrivò come una spettatrice comune”.
Il no a Sanremo 2023
Oggi Fiorello ha trovato la sua formula, che è lontana dal varietà e dalla prima serata. “I programmi lunghissimi, di tre ore, quel tipo di show, no grazie. Oggi la gente vuole la serialità, il pubblico si appassiona alle storie, ai personaggi. Ormai è una sorta di globalizzazione dello spettacolo. Si va in televisione, cellulare, tablet, piattaforme, radio. Anche noi… Non c’è più il programma fine a sé stesso, è tutto correlato”, spiega. Ecco perché per ora risponde di no a chi lo vorrebbe in onda, magari, il sabato sera: “Adesso secondo me va bene questa cosa e sono contento dei risultati”.
In quanto a Sanremo, neanche a pensarci. Lo seguirà il più possibile da casa, per essere pronto il mattino seguente a discuterne, ma non accetterà l’invito di Amadeus. "Figuriamoci ad andare lì, io non ce la faccio neanche a livello fisico… Quella settimana mi stancherò molto di più perché vorrò vedere quanto più possibile la puntata del Festival. Ma siccome quel disgraziato di Ama, mio amico, farà molto tardi, mi toccherà faticare”.