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Filippo Bisciglia: “Da bambino non camminai per due anni. Mio nonno mi salvò da un incidente, stavo per morire”

Ospite di Obbligo o Verità, nella puntata del 14 aprile, Filippo Bisciglia ha raccontato alcuni aspetti inediti della sua vita. “Dai 2 ai 4 anni non ho camminato, ho avuto il morbo di Perthes”, ha ricordato a proposito dell’infanzia. E su Temptation Island: “Sono scaramantico, non registro mai senza un accendino giallo”.
A cura di Elisabetta Murina
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Filippo Bisciglia si è raccontato a Obbligo o Verità, nella puntata in onda martedì 14 aprile. Il conduttore di Temptation Island si è raccontato ad Alessia Marcuzzi parlando del suo lavoro in tv e della sua vita lontano dai riflettori, tra aneddoti e curiosità, come quella dell'accendino giallo e il suo rapporto con il secondo posto. Poi la passione per il poker: "Per un periodo della mia vita ho giocato parecchio a Texas Holdem, facevo tornei e non era gioco d'azzardo. Sono arrivato secondo su duemila".  

L'infanzia, la malattia e l'incidente a 16 anni

Rispondendo alle domande del gioco ‘associale', Bisciglia ha raccontato alcuni aspetti inediti della sua vita. Cresciuto nel quartiere Portuense di Roma, ha spiegato di aver avuto "una bellissima infanzia" con "genitori meravigliosi", nonostante un problema di salute che gli ha impedito di camminare per due anni: "Quando ero piccolo, dai 2 ai 4 anni, non ho camminato. Ho avuto il morbo di Perthes, è stata tosta ma mi ha fortificato".  

Quando aveva 16 anni ha avuto un violento incidente ed è stato travolto da una macchina. A ‘salvarlo' suo nonno: "Dopo la sua morte ebbi un incidente e vidi la famosa luce bianca di cui si parla sempre. Vidi mio nonno e quando riaprii gli occhi ero in ospedale. Mi ruppi due ossa in testa, la mandibola, stavo per morire. Mi vengono i brividi a raccontarlo". 

Filippo Bisciglia alla conduzione di Temptation Island da 12 anni

Sono 12 anni che, tra edizioni estive e autunnali, Filippo Bisciglia accompagna le coppie nel loro viaggio nei sentimenti. Il conduttore riesce a entrare in sintonia con i protagonisti anche grazie alla sua capacità di ascoltare: "I miei amici si confidano con me, sono uno che sa ascoltare. Mi chiamano ‘mi ripeti?', me lo dicono sempre quando non capisco qualcosa". Nello studio di Obbligo o Verità, Alessia Marcuzzi gli ha mostrato un accendino giallo, riguardo al quale ha spiegato: "Sono scaramantico e superstizioso. Se non ne ho uno non registro, sono 4 anni che mia mamma me lo regala. A fine di ogni Temptation lo dò alla mia truccatrice". 

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