Filippa Lagerback e il cancro di Daniele Bossari: “Adesso sta bene, ci siamo tenuti per mano”
Presenza discreta e costante, è stata Filippa Lagerback a supportare il marito Daniele Bossari durante i lunghi mesi segnati dalla chemio e dalla radioterapia, necessarie a curare il carcinoma alla base della lingua diagnosticato al conduttore lo scorso anno. Al Corriere che l’ha intercettata nel corso della cena benefica organizzata da Fondazione Umberto Veronesi della quale è stata madrina, il celebre volto di Che Tempo Che Fa racconta questi lunghi mesi segnati da dolore misto a speranza, mesi che hanno consentito a Daniele di tornare a “mordere la vita”, esattamente come lui stesso aveva detto al termine delle terapie alle quali si è sottoposto. “Daniele sta bene. È in fase di follow up ma, si sa, prima che un paziente oncologico senta pronunciare la frase ‘guarito definitivamente’ passano anni”, racconta Filippa.
Filippa Lagerback: “Mai pensato a un domani senza Daniele Bossari”
Filippa confessa di essere rimasta sempre positiva, anche di fronte ai giorni più difficili: “Non ho mai pensato alla possibilità di un domani senza Daniele. Sinceramente sono un’ottimista cronica e anche durante la fase più acuta della malattia, non ho mai pensato al peggio. Ho fatto ciò che era giusto. Mi sono, anzi ci siamo, affidati alla scienza e abbiamo fatto quello che suggerivano i medici. Poi: certo, il cancro fa paura e anche io ho avuto momenti di grande dolore, ma li ho superati”. Un periodo superato “tenendoci per mano. Quando la tempesta incalza, si lotta meglio in due. Perché l’amore da forza e la forza, insieme all’ottimismo, sono parte della cura. E in questo me la cavo abbastanza”.
La moglie di Daniele Bossari: “Grata alla ricerca scientifica”
Bossari, lo raccontò lui stesso, si è affidato alle cure dei medici del San Raffaele di Milano. Li ha ringraziato per averlo aiutato a guarire. E Filippa, esattamente come Daniele, manifesta un profondo senso di gratitudine: “Abbiamo voluto vivere pienamente e giorno per giorno, facendo progetti per il futuro. ‘Voi pensate a star bene che al resto pensiamo noi’ ci hanno detto dall’ospedale. Sono molto grata per questo approccio. E sono altrettanto grata a eventi come quello di questa sera, indispensabili per il progredire della ricerca scientifica”.
