Caso Balocco – Ferragni, Fedez: “Chiara ha chiesto scusa e paga di tasca sua. Meloni i tuoi lo fanno?”
Chiara Ferragni, dopo la multa da 1 milione per "pratica commerciale scorretta" nell'ambito dell'iniziativa commerciale del pandoro Balocco "griffato", ha rotto il silenzio. L'imprenditrice, su Instagram, ha chiesto scusa e si è detta pronta a devolvere 1 milione di euro all'ospedale Regina Margherita. Anche Fedez è intervenuto per sostenere la moglie e si è scagliato di nuovo contro Giorgia Meloni.
Pandoro Chiara Ferragni, Fedez sostiene la moglie
Fedez, nelle Instagram Stories, ha ripubblicato il reel di Chiara Ferragni commentando: "Partire da un errore, assumersi le responsabilità e cercare di costruire qualcosa di positivo. Spero e sono certo che con questa donazione di 1 milione di euro all'ospedale Regina Margherita si possano fare e costruire dei progetti bellissimi". Anche Giorgia Meloni aveva aspramente criticato Chiara Ferragni. Così, Fedez si è rivolto a lei come aveva già fatto nei giorni scorsi:
Gentile Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, visto che bisogna diffidare da noi, le risulta che i componenti del suo Governo, anche alcuni che sono indagati per reati gravi e altri che fanno fermare i treni come se fossero in un taxi, quando sbagliano chiedono scusa e pagano di tasca loro? Mi faccia sapere. Visto che ha trovato il tempo di parlare di noi che lavoriamo col Web perché non ci parla di Santanché, della famiglia La Russa, l'ex sottosegretaria Montaruli condannata, Andrea Delmastro e la lista potrebbe continuare all'infinito. Giorgia Meloni niente? Due paroline su di loro niente? Eh, le priorità del Paese cara Presidente del Consiglio. Ci vediamo al Family Day con Elon Musk.
Caso Balocco – Ferragni, le scuse di Chiara dopo la multa da 1 milione
Di seguito, le parole di Chiara Ferragni dopo la multa da 1 milione per il caso Balocco: "Sono sempre stata convinta che chi è più fortunato ha la responsabilità morale di fare del bene. Questi sono i valori che hanno sempre spinto me e la mia famiglia. Questo è quello che insegniamo ai nostri figli. Gli insegniamo anche che si può sbagliare, e che quando capita bisogna ammettere, e se possibile, rimediare all’errore fatto e farne tesoro. Ed è quello che voglio fare ora. Chiedere scusa e dare concretezza a questo mio gesto: devolverò 1 milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini.
Ma non basta: lo faccio pubblicamente perché mi sono resa conto di aver commesso un errore di comunicazione. Un errore di cui farò tesoro in futuro, separando completamente qualsiasi attività di beneficienza, che ho sempre fatto e continuerò a fare, da attività commerciali. Perché anche se il fine ultimo è buono, se non c’è stato un controllo sufficiente sulla comunicazione, può ingenerare equivoci". E ha concluso:
Come ho già detto nei giorni scorsi, impugnerò il provvedimento dell’AGCM perché lo ritengo sproporzionato e ingiusto. Il mio errore in buona fede è stato legare con la comunicazione una attività commerciale a una di solidarietà. Purtroppo si può sbagliare, mi spiace averlo fatto e mi rendo conto che avrei potuto vigilare meglio. Ma, se la sanzione definitiva dovesse essere – come spero – inferiore a quella decisa dall’Agcm, la differenza verrà aggiunta al milione di euro. Nei prossimi giorni parlerò con il Regina Margherita per capire come l’ospedale utilizzerà la somma da me donata e vi racconterò periodicamente gli aggiornamenti. Il mio errore rimane ma voglio far si che da questo errore si generi qualcosa di costruttivo e di positivo.
Cosa ha detto Giorgia Meloni su Chiara Ferragni ad Atreju
Ad Atreju, festa della destra italiana, Giorgia Meloni ha parlato del caso Balocco – Ferragni, spiegando che l'influencer non può essere presa come esempio. Le sue parole sono state:
Il vero modello da seguire non sono gli influencer che fanno soldi a palate indossando degli abiti o mostrando delle borse o addirittura promuovendo carissimi panettoni con i quali si fa credere che si farà beneficenza ma il cui prezzo serve solo a pagare cachet milionari. Il vero modello da seguire è il modello di chi quella eccellenza italiana la inventa, la disegna, la produce, e tiene testa a tutti nel mercato globale solo perché noi siamo più bravi, lo sappiamo fare meglio.