Federico Rasa dopo il caos al pronto soccorso: “Lasciato solo per 6 ore, peggioravo sempre di più”
Dopo i fatti del pronto soccorso, Federico Rasa ha rotto il silenzio per raccontare la sua versione dei fatti. L'ex volto di Temptation Island ha confermato di aver "dato un calcio alla porta" e di aver "spinto un carrello" al pronto soccorso del Civico a Palermo, ma stando al suo racconto, la sua ira sarebbe scoppiata quando, dopo 6 ore in attesa di essere visitato, nessun operatore sanitario sarebbe corso in suo aiuto. Il siciliano ha avuto un grave problema dopo essersi sottoposto al trapianto, corso in ospedale per il gonfiore al viso, nessuno si sarebbe preoccupato delle sue condizioni di salute: "Volevo essere visitato, volevo qualche sicurezza, ero preoccupato: mi hanno detto di aspettare, mi avevano messo in codice verde". Il racconto e le foto su Instagram.
Federico Rasa e l'aggressione al pronto soccorso
Federico Rasa ha raccontato su Instagram cosa è accaduto nella giornata di ieri quando si è trovato costretto a correre al pronto soccorso. Ora sta bene, ha chiarito, ma dopo il trapianto non si è preoccupato di seguire le indicazioni post operatorie che gli erano state fornite dal dottore, per questo motivo è stato colpito da un effetto collaterale. "Non è colpa del trapianto, quando ho finito l'operazione il dottore mi aveva detto di stare a riposo per qualche giorno. Dovevo riposarmi, dormire con un cuscino e con una fascia. Dopo l'operazione, dopo due ore, scesi nel centro della città, camminai a lungo, come un matto. È stata colpa mia". Il suo viso si è gonfiato così tanto da non riconoscersi allo specchio: "Ero un mostro", e per questo motivo ha chiamato il 118 che lo ha trasportato in ospedale.
Mi hanno fatto aspettare un'ora in ambulanza, la faccia si gonfiava sempre di più. Temevo di andare in shock anafilattico, chiesi una puntura di cortisone. Se non avessi parlato nessuno sarebbe venuto in mio aiuto. Dopo un'oretta però ero ancora gonfissimo, dopo 6 ore nessuno mi aveva ancora controllato. Così sono andato dai dottori per chiedere aiuto. Volevo essere visitato, volevo qualche sicurezza, ero preoccupato: mi hanno detto di aspettare, mi avevano messo in codice verde.
Dopo il racconto, ha ammesso di aver sbottato ma senza provocare danni: "Lì mi sono venuti i cinque minuti, ho spinto il carrello. Sono uscito e ho dato un calcio alla porta, mentre uscivo c'era il metronotte e gli ho detto di non immischiarsi altrimenti gli avrei dato due schiaffi. Sono uscito fuori, mia madre e mio fratello sono entrati al posto mio chiedendo di aiutarmi. Hanno chiamato la polizia, ma non era successo nulla". Dopo il primo post, Federico Rasa ne ha aggiunto un altro per mostrare ai fan le condizioni critiche in cui si trovava al momento della corsa in ospedale.
"Mi hanno lasciato 6 ore in sala d'attesa in questo stato"
Dopo aver raccontato la versione dei fatti, Federico Rasa su Instagram ha puntato ancora una volta il dito contro il personale sanitario del Civico mostrando ai fan le sue condizioni al momento della corsa in ospedale. "Oggi mi sento in diritto di parlare e mostrarvi le mie condizioni fisiche nel momento in cui ho chiamato il 118 e mi hanno portato d’urgenza in ospedale. Mi accusano di “aggressione”, quando in realtà i veri aggressivi sono stati loro a lasciarmi per 6 ore in sala d’attesa quando io minuto dopo minuto gonfiavo sempre di più e stavo sempre più male, per poi non degnarsi nemmeno di farmi una visita". L'ex di Temptation Island ha mostrato le foto scattate mentre era estremamente gonfio sul viso, "non sono pazzo, non sono aggressivo ma sono solo una persona che sta male e che ha voluto chiedere aiuto alla sanità".