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Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli tornano con I Soliti Idioti 3: “Le liti ci hanno reso più forti”

Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli torneranno al cinema con I Soliti Idioti 3. Dopo 10 anni, hanno risolto “frustrazioni e incomprensioni” e sono tornati ad essere “più complici” di prima: “Essere usciti da una crisi ed esserci ritrovati ci ha reso più forti, siamo più complici”.
A cura di Gaia Martino
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Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli sono pronti a tornare al cinema, insieme, con I Soliti Idioti 3. Il film segna il ritorno della coppia dopo 10 anni separati: "Essere usciti da una crisi ed esserci ritrovati ci ha reso più forti, siamo più complici" hanno raccontato in una lunga intervista al Corriere.

Le parole di Biggio e Mandelli

Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli al Corriere hanno parlato della loro separazione: "Quando c'è il tourbillon dell’ego essere in due diventa un limite. Ma oggi abbiamo capito l’importanza e la fortuna di aver trovato un gemello con cui fare questo mestiere e divertirsi, un incontro che non è così scontato. Quando sei più giovane non pensi a quanto sia difficile avere al fianco una persona con cui scrivere, recitare, vivere insieme un processo creativo" ha spiegato Mandelli. Le liti iniziarono dopo il Festival di Sanremo "che ci aveva dato una bella botta di stress": "Ti allontani e non te ne rendi conto, non ci parlavamo più. Non c'era empatia nei confronti dell'altro, ognuno andava bene per la sua strada. Ci siamo visti davanti a un baretto per chiarirci, ma finì a recriminazioni uno contro l'altro. Le frustrazioni, le incomprensioni". Oggi, invece, sono pronti a riabbracciarsi: "C'è molta cura rispetto all'altro, affrontiamo subito anche la più piccola nuvola perché sappiamo che può diventare grande". Hanno confessato di aver perso lucidità in quel periodo, poi a separarli il silenzio: "Erano problemi di coppia, non ti dici le cose e diventano enormi".

Il ritorno de I Soliti Idioti

Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio non hanno paura di portare sul grande schermo "personaggi vecchi". "Ci siamo resi conto che stavano tornando grazie ai social, senza il nostro controllo. È come se ci avessero chiamato loro e quando abbiamo provato a immergerli nei tempi di oggi abbiamo visto che funzionavano ancora. Quegli archetipi rimangono. L’italiano quello è. E quello rimane". Hanno svelato che nei nuovi sketch Ruggero si sveglia dopo 10 anni di coma e Gianluca crede di essersi fatto una vita nel frattempo, "ma dimentica che l’unico obiettivo del padre è rimanere attaccato al figlio". Tra padre e figlio ci sarà sempre la stessa dinamica, ma "immersa nella contemporaneità".

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