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Fabio Volo: “Mio figlio è stato bullizzato, ha chiesto aiuto ma gli ho insegnato a farcela da solo”

Dalla separazione con la compagna Johanna Maggy, alla gestione dei figli Sebastian e Gabriel, alle prese con i rapporti difficili della loro età. “Uno dei due ha avuto problemi di bullismo a scuola, così ho organizzato una cena con il bimbo che faceva il bullo”, racconta lo scrittore.
A cura di Giulia Turco
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Fabio Volo si racconta nel corso di un intervento al Tempo delle Donne, l’incontro organizzato in Triennale a Milano, che per lo scrittore diventa l’occasione per aprire uno spiraglio sulla sua vita privata e sulla sua carriera. “Ho iniziato da poco a non sentirmi in colpa per il successo. Prima di comprare la casa per me, ho comprato la casa ai miei genitori. Prima di compare l'auto per me l'ho comprato a un mio amico”, spiega. “Non prendevo mai i taxi, mi sembrava uno spesa impossibile. Il giorno in cui ho preso il primo libro me lo ricordo ancora: ero andato in Mondadori a prenderlo con la 124 di mio nonno”.

Il rapporto di Fabio Volo con i suoi figli

Nella vita privata, di contro, non è sempre stato tutto rose e fuori. Dalla separazione con la compagna Johanna Maggy, alla gestione dei due figli, Sebastian di 10 anni e Gabriel di 8, alle prese con i loro coetanei e con rapporti non sempre facilissimi. “Mio figlio ha avito problemi di bullismo a scuola”, confida lo scrittore in occasione del suo intervento in Triennale. “Lui mi chiedeva di aiutarlo e io l’ho fatto, ma cercando di fargli capire che potevo farlo solo fino ad un certo punto. Poi doveva farcela da solo. E così è stato”, spiega. “Ho anche organizzato una pizzata con i miei figli e quel bimbo che faceva il bullo”. 

La separazione da Johanna Maggy

Lo scorso febbraio Fabio Volo è tornato a parlare della sua separazione dalla compagna, mamma dei suoi figli, avvenuta un anno prima. “Da due anni vivo da solo, è meglio una separazione civile che un matrimonio triste”, aveva fatto sapere spiegando di essere rimasto in buoni rapporti con la compagna per il bene dei due ragazzi. “I bambini stanno una settimana con me e una settimana con lei, durante quella settimana un giorno stanno con me e un giorno stanno con lei". Lo scrittore ha sempre negato l’ipotesi di un tradimento nel loro rapporto. Semplicemente si sono resi conto che la loro relazione non funzionava e che i sentimenti erano cambiati.Non pensavo di lasciarmi, e che mi sarei trovato single. Quando è arrivato il momento “forse è meglio se ci lasciamo”, dei due ero quello più spaventato. Johanna e io non è che non ci amiamo più perché non stiamo più insieme: l’amore si è trasformato”.

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