Fabio Volo: “Ho rinunciato a cinema e tv per i figli, ma ne resto fuori volentieri”
Fabio Volo torna al cinema con Po, il protagonista del film animato Kung Fu Panda a cui ha prestato la voce anche per il quarto e ultimo capitolo della saga. Attore, scrittore e speaker radiofonico, a Il Messaggero ha raccontato di aver messo da parte il lavoro quando nacquero i figli, Sebastian e Gabriel, e "così sono saltati tv e cinema". Ad oggi non sembra avere troppi progetti futuri in ambito televisivo o cinematografico: "Spero mi vediate sempre di meno".
Fabio Volo lontano dal cinema e dalla tv: "La radio è il mio lavoro"
Fabio Volo a Il Messaggero ha parlato della sua vita oggi: si dedica principalmente alla radio dopo aver messo da parte il mondo del cinema e della tv con la nascita dei figli. "Quando sono diventato padre ho capito che se avessi continuato a fare radio, cinema e tv non avrei più visto i miei figli. Non volevo dargli il tempo che mi restava. Dovevo rinunciare a qualcosa. E così sono saltati tv e cinema" ha raccontato. Lo speaker è apparso al cinema, l'ultima volta, nel film Una gran voglia di vivere di Michela Andreozzi: "A forza di dire di no hanno smesso di chiamarmi. Ora che i miei bambini sono più grandi, e le riprese dei film non durano più due mesi e mezzo, perché non ci sono più soldi, potrei anche ricominciare. Ma non ho mai avuto l'ambizione di fare un film all'anno". Discorso diverso per la tv, dove non riuscirebbe a trovare spazio viste le proposte che offre oggi il piccolo schermo:
Avrei bisogno di un ambiente in cui possa fare il mio lavoro. E adesso quell'ambiente in tv non c'è. A me piacerebbe parlare. Ma ora in tv funzionano solo la politica e i talent. Le Iene sono decollate davvero dopo tre stagioni. Adesso, se dopo tre mesi il programma non fa ascolti, è flop. Mi servirebbero tre o quattro anni per ingranare, ma oggi chi te li dà? E non ho voglia di associarmi ad altri flop. Dalla tv sto fuori volentieri.
"Il futuro? Spero mi vediate sempre di meno"
Fabio Volo nel corso dell'intervista ha lasciato intendere che sarebbe pronto al ritiro dalle scene. Ha preso strade diverse da Gerry Scotti e Amadeus, cresciuti come lui nel vivaio di Radio Deejay, "perché non ce la faccio a fare la stessa cosa, non sono adatto a quel mondo, mi annoio e non mi interessa". Pian piano, ha rivelato, si sta allontanando sempre di più dal mondo "dei riflettori":
Nell'adolescenza ti serve coraggio per entrare in battaglia, alla mia età devi avere il coraggio di uscirne. Altrimenti resti intrappolato. Io quando smetto di essere Fabio Volo, perché la gente non mi riconosce, non ho scompensi nel mio equilibrio interiore. Progetti per il futuro? Spero mi vediate sempre di meno. A un certo punto sparirò: e saprete che sono là dove devo stare.