Enrico Brignano scrive al padre morto 11 anni fa: “Ho sposato Flora. Ci sei mancato, veglia su di noi”
Enrico Brignano era profondamente legato a suo padre Antonino, scomparso nel 2011. Nonostante siano passati undici anni da quando ha dovuto dirgli addio, lo sente ancora parte della sua vita. In queste ore, ha pubblicato su Instagram una lettera a lui dedicata, in cui gli ha raccontato del matrimonio con Flora Canto, celebrato da poco.
La lettera di Enrico Brignano al padre
Nella lettera affidata a un post su Instagram, l'attore ha aggiornato l'amatissimo padre sulla crescita dei suoi figli Martina e Niccolò, poi gli ha fatto sapere di essere convolato a nozze con Flora Canto, raccontandogli la forte emozione provata mentre si recava all'altare accompagnato dalla madre:
Ciao Pà come butta, noi tutti bene. I bimbi crescono, Martina sta imparando a leggere e scrivere e ogni giorno diventa sempre più bella. Vedessi Niccolò, ieri ha fatto i primi due passi da solo senza reggersi, è una forza della natura, ha sempre fame. Chissà da chi ha preso…ah io e Flo ci siamo sposati quattordici giorni fa, sì sì un bel matrimonio anche a detta degli altri. Lei bellissima, io avevo il cuore in gola…in tuo onore sono entrato col pulmino Volkswagen che avevi tu, sì per averti più vicino…Mamma mi ha accompagnato all’altare e Rino mi ha fatto da testimone. Ci sei mancato tanto sai. Beh dai, spero tu te la passi bene lì dove sei ora a coso…ora ti devo lasciare perché mi reclamano di là, abbi cura di te e veglia su di noi, ciao Pà.
Enrico Brignano e il legame fortissimo con il padre
Per comprendere che legame intenso ci fosse tra Enrico Brignano e suo padre Antonino, basti pensare che l'attore aveva anche creato un divertente monologo dedicato a lui: "Mio padre era onomatopeico, diceva aò, aò, aò, eh no, eh, eh no! Se non passava mia madre con i sottotitoli, mica lo capivamo noi? Pensavo fosse straniero". Su Instagram, in un post di qualche tempo fa, espresse l'amarezza per non avergli manifestato il suo amore più spesso:
Mi spiace non averti detto abbastanza quanto ti volessi bene e che tu non sia riuscito a conoscere tua nipote. Ma lei ti conoscerà. Presto le mostrerò una tua foto e, quando la sentirò dire “nonno”, so già che piangerò di gioia.