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Emma Thompson sugli stupri in Italia: “Avete la sindrome della donna santa o pu*tana, una schifezza”

Emma Thompson porta avanti quella che definisce una “battaglia” a supporto delle donne, e sui recenti casi di stupro di Palermo e Caivano tuona: “Bisognerebbe parlare con le giovani italiane. In questo Paese il machismo è un fattore culturale importante”
A cura di Sara Leombruno
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Emma Thompson, sessantaquattro anni, londinese, due Oscar vinti e protagonista di alcuni dei film più celebri del patrimonio cinematografico internazionale, come Love Actually, Tata Matilda e Orgoglio e Pregiudizio. Oltre alla carriera da attrice tiene molto anche alla sua personale battaglia contro le questioni di genere. Fan dell'Italia, dove viene regolarmente per ameno due mesi all'anno e dove ha comprato casa, è stata di recente ospite d'onore ai Diane von Furstenberg Award alla Fondazione Cini, i premi che celebrano la solidarietà femminile.

"In Italia avete un problema con le donne"

Alla domanda se leggesse i giornali italiani quando è a casa a Venezia, e se fosse informata sui recenti fatti di cronaca di Palermo e Caivano risponde decisa: "In Italia avete la sindrome della donna santa o pu*tana, come in tutti i Paesi cattolici, ma in realtà anche nel mio. Qualsiasi donna sessualmente libera è marchiata come una sgualdrina, mentre un uomo sessualmente libero è forte. È una cosa totalmente ingiusta, una vera schifezza. Quindi sì, se questo è il contesto, avete un problema con le donne".

"Il cambiamento parta dagli uomini"

Durante una lunga intervista a Vanity Fair, l'attrice ha colto l'occasione per parlare di parità di genere, obiettivo ancora lontano per Paesi come l'Italia. "Bisognerebbe parlarne con le giovani ragazze. Penso che in qualsiasi società come quella italiana, spagnola o portoghese, dove il machismo è un fattore culturale importante, per le donne sia tutto più difficile", esordisce. Secondo l'attrice, il cambiamento dovrebbe partire dagli uomini, e dalla loro educazione: "Come tiriamo su i figli maschi? È importante fargli capire che certe strutture mentali non funzionano, le donne non si trattano così, e poi controllare che cosa guardano nei loro telefoni, come sono trattate le donne nella pornografia e in ogni ambito della vita. Chiedere loro: perché siamo così vulnerabili? Cosa possiamo fare insieme? Gli uomini devono partecipare al dibattito. Ma devono anche parlare tra di loro, perché molti di loro si sentono colpevoli. E può essere deprimente anche per loro".

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Per l'Italia un amore che è iniziato da bambina

La prima volta che Emma Thompson è arrivata in Italia aveva 16 anni. "Mi sono detta che un giorno avrei vissuto qui", confessa ai giornalisti presenti all'evento nel quale era ospite. Anche tra gli impegni a Hollywood, le iniziative sociali e le registrazioni dei film ha trovato il tempo per imparare l'italiano, conseguendo il livello 2 all’Istituto Venezia, "Ma le preposizioni sono impossibili da memorizzare", confessa. Sulla scelta di comprare un appartamento proprio a Venezia, tra tutte le città italiane, Thompson riserva i meriti soprattuto ai suoi abitanti: "Sono incredibili, hanno una resilienza e una umanità che è molto diversa dalle altre parti d’Italia perché vivere a Venezia è difficile. Non c’è un posto simile, nella mia anima ha un posto speciale".

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