Emanuela Folliero: “Calci a chi mi tocca il sedere, la donna è un oggetto solo se accetta di esserlo”
Emanuela Folliero si è raccontata in una lunga intervista rilasciata a La Verità. La conduttrice, nel corso della chiacchierata, ha spaziato dalla stima per Giorgia Meloni, al calendario sexy che fece nel 2003, fino al modo in cui reagiva quando qualcuno superava il limite con lei.
Emanuela Folliero su molestie e donne oggetto
Emanuela Folliero ha raccontato che nel periodo di maggiore notorietà, è capitato che le affiancassero la security per permetterle di stare tra la folla: "Si ricorda la giornalista a cui toccarono il sedere in diretta e fece scandalo? Non so quante volte mi è successo, ma io mi sono sempre difesa o con un bel calcio o con le parole. Il rispetto prima di tutto e a qualunque costo". Quanto al fatto che c'è chi accusa Mediaset di avere contribuito a far passare l'idea delle donne oggetto, ha commentato:
C’è oggi fin troppa ipocrisia su questo tema. La donna è un oggetto solo se accetta di esserlo, se lo sceglie. Quando tanti anni fa mi chiesero, ad esempio, di fare la valletta a ‘Ok il prezzo è giusto', in costume da bagno, dissi di no pur avendo passato il provino. Poi ho condotto il programma per un periodo, quando Iva Zanicchi si candidò in politica.
L'elogio a Giorgia Meloni
Emanuela Folliero ha dichiarato di non sentirsi ancora del tutto sicura a Milano: "Apro il portone senza dare le spalle e sono sempre in allerta". Spera che il nuovo Governo riesca a migliorare la situazione:
Giorgia Meloni mi piace molto, ed è raro che io mi esponga. Però mi sono informata e ho studiato, prima di votare. Ho letto anche il suo libro. Ha sempre masticato politica fin da ragazza. Si applica, ci mette il cuore, sa le lingue e si dà da fare. Non è tanto questione di destra o sinistra, ma della persona. La conosco personalmente da anni, è sempre attenta e disponibile. Mi ha colpito molto la velocità con la quale ha risposto al mio messaggio di congratulazioni quando è stata eletta. E una donna presidente del Consiglio è una conquista.
Il calendario sexy del 2003
Infine, ha ricordato il calendario sexy che fece nel 2003 e i timori che accompagnarono quel momento della sua carriera: "Temevo che sarebbe stato un flop. Per non parlare di mia madre che non era convinta della mia scelta. Temevo di aver fatto brutta figura". A rincuorarla, il fatto che le permisero di scegliere personalmente le pose, perché risultasse sensuale ma non volgare. Alla fine, il calendario andò bene: "Furono vendute 400.000 copie, andammo in ristampa. Il guadagno davvero non me lo ricordo, so che fu sostanzioso, soprattutto per l’indotto: tantissime serate. Capitò che in una sera sola avessi tre eventi programmati in tre località toscane".