Elodie risponde a Giorgia Meloni sulle “lobby Lgbt”: “Donna arrabbiata, non si sfoghi sugli altri”
“No alla lobby Lgbt, sì alla famiglia naturale”. Così Giorgia Meloni si è espressa lo scorso 13 giugno in Spagna durante il comizio di Vox, partito di estrema destra. Posizioni fortemente lontane dagli ideali del Pride che negli stessi giorni riempiva le strade di Roma e del quale Elodie si è fatta madrina e portavoce. Inevitabile, alla luce di quelle parole, il commento della cantante che si è sfogata sulle pagine del settimanale 7 del Corriere della Sera.
Elodie replica alle parole di Giorgia Meloni
“Vedo una donna molto arrabbiata, mi dispiace per lei”, esordisce Elodie intervistata dal settimanale a proposito di quanto detto a Marbella dalla leader di Fratelli d’Italia. “Non dovrebbero esserci queste distinzioni e mi spiace ci siano persone che le fanno”, ha proseguito. Il riferimento è al discorso di Giorgia Meloni che sul palco dell'Andalusia ha impostato un discorso fatto di contrapposizioni e nette distinzioni: "Sì alla identità sessuale, no alla ideologia di genere, sì alla cultura della vita, no a quella della morte". Elodie chiede che possa finire tutto questo. “Famiglie di serie A, serie B, serie Z… I diritti sono per tutti e poi bisogna capire come vivere bene in società, insieme”, aggiunge la cantante che racconta di essere lei stessa, in primis, parecchio arrabbiata per certe sconfitte sociali. “Io pure sono arrabbiata, ma vado in terapia e non la sfogo sugli altri”.
Il coming out di sua sorella Fey De Patrizi
Elodie ribadisce che lo spirito del quale si è fatta paladina salendo sul palco del Pride è quel “senso di comunità, di comunione, di famiglia”, che ha respirato nel suo contesto personale e che vorrebbe diventasse la normalità. “I pregiudizi erano fuori da casa, dentro non ci sono mai stati”, spiega a proposito del coming out che è arrivato da parte di sua sorella Fey, qualche anno fa. “Siamo state fortunate in questo, c’è stata grande libertà di espressione”.