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Elisabetta Franchi: “Una dirigente mamma si ritrova un problema. Asilo aziendale? Ci ho provato”

Elisabetta Franchi, ospite di Porta a Porta, parla delle polemiche che l’hanno investita. L’imprenditrice fa sapere che cinque anni fa avrebbe provato ad aprire un asilo aziendale per agevolare le dipendenti madri, ma “in Italia la burocrazia ti taglia le ali”.
A cura di Daniela Seclì
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Elisabetta Franchi, ospite di Porta a Porta, è tornata sulla polemica che l'ha investita nei giorni scorsi. L'imprenditrice, nel corso di un evento, aveva dichiarato di assumere solo donne che hanno superato gli "anta", per essere certa che abbiano già risolto le loro questioni private – come matrimonio e figli – e si possano dedicare al lavoro senza assentarsi. Qualche giorno più tardi, ha sostenuto di essersi espressa in modo inappropriato. Nel programma Porta a Porta, condotto da Bruno Vespa, ha approfondito il suo punto di vista.

I problemi delle donne dirigenti che decidono di avere figli

Nelle dichiarazioni rilasciate a Porta a Porta, riportate da Ansa, Elisabetta Franchi ha ribadito di avere anche lei una famiglia (ha due figli, ndr) e sa benissimo che quando una donna è in un ruolo dirigenziale e decide di diventare mamma, poi si ritroverà un problema:

"Io ho una famiglia numerosa, lavoro tantissimo e i figli comunque sono riuscita a concepirli e a crescerli. Una donna che si trova in una posizione apicale, in una posizione dirigenziale e decide di fare una famiglia – giustamente, perché io sono per la famiglia, non contro la famiglia – però si ritrova poi un problema".

E il problema è proprio l'assenza dal lavoro: "Noi sappiamo benissimo che in Italia ci sono 5 mesi di maternità, dove percepisci il tuo compenso al 100%, l'80% lo dà l'Inps, il
20% lo dà l'azienda, poi hai 6 mesi di maternità facoltativa".

Asili aziendali? "In Italia la burocrazia ti taglia le ali"

Infine, Elisabetta Franchi ha commentato l'ipotesi "asilo aziendale" per aiutare le madri a conciliare lavoro e maternità. L'imprenditrice ha spiegato di averci anche provato, ma che la burocrazia si sarebbe messa di traverso:

"Ci ho provato però dobbiamo anche ammettere che la burocrazia in Italia ti taglia le ali. Ci vuole welfare, ci vogliono le istituzioni, ci vuole lo Stato, ci vuole il sociale e ci vuole l'impresa perché da sola non ce la puoi fare. Io cinque anni fa ho provato ad aprire un asilo aziendale e non ci sono riuscita e, a quanto pare, non solo io perché gli asili nelle aziende oggi in Italia non credo che se ne contino tantissimi".

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