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Eddie Muprhy: “Sono diventato famoso da giovane, ma lo star system non era pensato per i neri”

Eddie Murphy si è raccontato in un’intervista al podcast del New York Times, dove ha parlato della insidie del diventare famosi in giovane età, ma anche della difficoltà di affermarsi in un ambiente, come quello dello spettacolo, a suo avviso non pensato per artisti neri.
A cura di Ilaria Costabile
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Eddie Murphy è uno degli attori hollywoodiani più famosi al mondo e ha raggiunto la notorietà quando era molto giovane. Sebbene non sempre sia stato facile riuscire a mantenere un equilibrio in quello che lui stesso ha definito un "campo minato", non ha mai ceduto agli eccessi e ha rivelato che alcuni grandi nomi dello spettacolo americano, sono stati per lui dei veri e propri punti di riferimento.

La notorietà da giovane

Intervistato dal New York Times per il podcast The Interview, l'attore ha rivelato alcuni aspetti anche inediti che in questi anni non sono mai emersi. Il giornalista, David Marchese, fa notare ad Eddie Murphy che c'è stato un periodo della sua carriera in cui la sua popolarità poteva essere paragonata a quella di personaggi come Elvis Presley, Michael Jackson e Prince che, però, nella loro vita hanno fatto ampio uso di droghe e quindi gli ha chiesto come fosse riuscito a non cedervi:

Questi personaggi mi sono serviti da ammonimento. Non bevo. Ho fumati uno spinello, per la prima volta, quando avevo 30 anni: la droga di cui posso aver fatto uso è un po' d'erba. Ricordo che avevo 19 anni, andavo al Blues Bar. Eravamo io, John Belushi e Robin Williams. Loro iniziarono a farsi di coca, io pensai che invece stavo bene così. Non era un posizione etica, semplicemente non mi interessava. Non aver voglia o curiosità per queste sostanze è provvidenziale. Dio mi stava guardando in quel momento.

Eddie Murphy e la difficoltà di affermarsi da artista nero

In merito alle insidie che si nascondono nel diventare famosi in gioventù, Eddie Murphy racconta anche che il fatto di essere nero, può minare ancor di più il percorso di un artista. Secondo l'attore, infatti, potrebbe accadere qualcosa, da un momento all'altro, capace di rovinare tutto, per anni si è sentito come se avesse percorso un campo minato:

Ora, a questa età, posso guardarmi indietro e dire, ‘Wow, ho attraversato un campo minato per 35 anni.' Come fai a superare un campo minato per 35, 40 anni? C'è qualcuno che veglia su di te. Questo business non è stato pensato per un artista nero. Era una cosa nuova: facevo una cosa che nessuno aveva mai fatto, in un contesto che non era costruito per me. Ma impostato per un tizio bianco. Quindi non ci sono persone che ti guardano le spalle, e non ci sono gruppi di supporto.

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