È morto Marc Gilpin, giovane star di Lo Squalo 2: aveva 56 anni
È morto all'età di 56 anni l'attore di Marc Gilpin, giovanissima star nel film "Lo Squalo 2", dove interpretava il figlio minore di Roy Scheider che vestiva i panni del capo della polizia Martin Brody. Da anni combatteva contro in glioblastoma, che lo ha portato a spegnersi nella notte di sabato 29 luglio a Dallas, come annunciato dalla sorella maggiore, Peri Gilpin. L'attore lascia anche sua moglie, Kaki, con cui era sposato da 24 anni e dalla quale ha avuto due figli Spencer, 18 anni, e Presley, 16 anni.
Gli inizi tra cinema e tv
L'attrice, nota per essere la protagonista della serie tv "Fraiser", conosciutissima e anche seguito sui social, ha diffuso la notizia della scomparsa del suo amato fratello, come è stato riportato anche da The Hollywood Reporter. Marc Gilpin aveva iniziato la sua carriera nel mondo del cinema giovanissimo: a soli 4 anni, infatti, è apparso in uno spot pubblicitario.
Aveva 11 anni, invece, quando riuscì a conquistare il ruolo di Sean Brody, superando i casting a cui si era presentato, quasi per gioco, e dove erano accorsi centinaia di ragazzi pronti ad essere provinati per il seguito della nota pellicola del 1975 diretta da Steven Spielberg.
Il secondo film della saga, invece, fu diretto dal regista Jeannot Szwarc. Dopodiché, Gilpin ha ottenuto anche altri ruoli, come quello da protagonista nel telefilm "Chips" e insieme a sua sorella minore, April, fu scelto per un altro show dal titolo "Fantasilandia".
La scelta di allontanarsi dal mondo dello spettacolo
Nel 1981, poi, recitò nel film "Prigionieri della Terra" e anche in "La leggenda di Lone Ranger". Qualche anno dopo, poi, è stato visto nel film realizzato per la tv "Patto d'amore e di morte" in cui interpretava Zach Galligan, un ragazzo che doveva fare i conti con le conseguenze della relazione amorosa di suo padre e al suo fianco vi erano attori come Paul Sorvino, Ellen Burstyn, l'emergente River Phoenix.
Gilpin ha poi lavorato in alcuni episodi di note serie televisive come "Onora il padre", "Il mio amico Ricky", per poi comparire al cinema nella pellicola del 1989 "Giù le mani da mia figlia!". Finita la sua carriera nel mondo dello spettacolo, ha poi deciso di dedicarsi ad altro, diventando un ingegnere informatico autodidatta. È stato chiamato da una star-up, per la realizzazione di software e poi ha lavorato per un'altra azienda, nella quale ha ottenuto svariati brevetti.