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È morto Giorgio Antonini, stuntman e controfigura dei film di James Bond e Indiana Jones

Stuntman e controfigura di eccellenza, aveva lavorato ai principali progetti dell’ultimo decennio tra cui No Time To Die, Indiana Jones e Avengers. Muore a 59 anni dopo una malattia.
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Era uno stuntman e una controfigura riconosciuta e di primo livello, figlio d'arte, si chiamava Giorgio Antonini ed è scomparso a 59 anni dopo aver combattuto contro una grave malattia. "Un gigante del cinema", così era descritto in virtù delle sue capacità e di una carriera che lo testimoniava lavorando alle principali produzioni mondiali: Indiana Jones, No Time To Die, Avengers: Age of Ultron.

La carriera di Giorgio Antonini

La carriera di Giorgio Antonini era quella di un predestinato. Giorgio, infatti, era figlio d'arte: suo padre era Artemio Antonini, attore caratterista noto per i suoi ruoli in film western, storici e mitologici. Era cresciuto sui set, aveva seguito le orme paterne ed era diventato uno stuntman riconosciuto in tutto il mondo. È stato maestro di arti marziali, buttafuori, poi ha deciso di dedicarsi completamente al cinema. Una scomparsa che ha lasciato un vuoto. Il suo ultimo film è stato Indiana Jones e il quadrante del destino (2023). È stato anche nel cast degli stuntman del film Equilibrium con Christian Bale, Fast X con Vin Diesel, Il Colibrì, Rapiniamo il Duce (con Pietro Castellitto) e Il sol dell'avvenire di Nanni Moretti. Aveva lavorato al prestigioso No Time To Die, ultima fatica di Daniel Craig nei panni di James Bond.

"Era un atleta spettacolare"

I funerali di Giorgio Antonini si terranno nella giornata di martedì 3 settembre a Roma, alle ore 11, presso la Chiesa San Francesco di Sales, in via Portuense 524. Sui social c'è chi lo ricorda così: “Era un grande stunt coordinator, un uomo buono. Ci avevo fatto un paio di film tanti anni fa, non l’avevo più incontrato. Me lo ricordo come un atleta spettacolare, un ragazzo di sani principi. Non sapevo più niente di lui, se non il fatto vedevo spesso il suo nome nei titoli di coda di film americani di alto budget”. 

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