È morto Carlos Saura, tra i più grandi registi spagnoli. Aveva 91 anni
È morto a causa di una insufficienza respiratoria Carlos Saura, uno tra i più importanti registi spagnoli. Saura aveva 91 anni. Regista di film quali La caza, Peppermint frappé, Elisa, vida mía e Flamenco, aveva sfidato la censura durante il regime franchista raccontando quanto stava accadendo in Spagna.
Avrebbe dovuto ritirare il premio Goya d'onore 2023
In occasione dei Goya Awards previsti per domani sera, Saura avrebbe dovuto ritirare il premio Goya d'onore 2023. "Sono stato fortunato nella vita facendo ciò che mi attraeva di più: ho diretto cinema, teatro, opera e ho disegnato e dipinto per tutta la vita", aveva dichiarato dopo avere appreso del premio.
Chi era Carlos Saura
Nato nel 1932 in Aragona, Saura si trasferisce a Madrid dopo la Guerra civile. Determinato a studiare, si appassiona alla fotografia e riesce a partecipare, appena 18enne, a una mostra collettiva. Verso la metà degli anni Cinquanta, si iscrive a una scuola sperimentale di cinematografia che frequenta per 4 anni prima di conseguire il diploma con il documentario Il pomeriggio della domenica. In quella stessa scuola, Saura ha insegnato e realizzato alcuni cortometraggi dedicati al fratello pittore Antonio. Il primo lungometraggio arriva nel 1959. Si tratta del film I Monelli per realizzare il quale, dichiarerà più tardi, si ispirò al neorealismo italiano e al cinéma vérité francese. Il film partecipa al Festival del Cinema di Cannes ma subisce una profonda revisione da parte della censura in Spagna, nelle cui sale viene distribuito oltre due anni dopo l'uscita.
Le nomination all'Oscar
Saura era stato candidato tre volte all'Oscar per il miglior film straniero con Mamà compie 100 anni nel 1980, Carmen Story nel 1984 e Tango nel 1999. Considerato uno tra i registi spagnoli migliori di sempre, Stanley Kubrick lo definì "un regista di grande splendore che usa meravigliosamente i suoi attori".