Dayane Mello e la violenza mai subita a La Fazenda: “Falso, vicenda strumentalizzata in Italia”
La partecipazione di Dayane Mello al reality brasiliano La Fazenda fece scoppiare in Italia un vero e proprio caso. Decine furono le accuse di violenza sessuale rivolte a Nego Do Borel, suo compagno di avventura che fu addirittura squalificato dal gioco dopo le clamorose accuse sul suo conto. Ma a smentire di avere mai subito violenza fu proprio la diretta interessata che, uscita dal reality, negò di essere stata vittima di attenzioni sessuali non gradite. Una versione dei fatti che Dayane conferma durante l’intervista rilasciata a Tango, trasmissione di Rai2 condotta da Luisella Ciostamagna.
La versione di Dayane Mello
“Non ho mai subito violenza”, ha tuonato la modella che, fin dall’inizio, aveva accusato la stampa, gli amici e i fan di avere montato un caso insistente, “Faccio il mio lavoro, poi esco dal mio personaggi. Ho sempre girato il mondo da sola e non mi è mai accaduto nulla. Confermo che non è vero. Questa vicenda è stata molto strumentalizzata in Italia perché dietro esistono dinamiche che non conosci e delle quali non posso parlare. Non tutti mi vogliono bene e quindi strumentalizzano”. Quindi ha rincarato la dose, puntando il dito contro una serie di categorie professionali: “Quando sono uscita dal GF, il mio successo ha creato rabbia in molte persone. Dicevano ‘È uscita tanto amata, adesso facciamo in modo che sia tanto odiata. Facciamo questo, facciamo quello’. Io ero in Brasile a fare il mio percorso e certe persone, giornaliste, manager, erano qui a spu***mi. Hanno cercato di sporcarmi ma io sono qui”. In realtà, la vicenda è sempre stata raccontata facendo particolare attenzione a specificare l’assoluta assenza di responsabilità di Dayane in questa vicenda.
Dayane Mello: “Ho pensato al suicido”
Dayane torna inoltre sui pensieri relativi al suicidio sui quali aveva ammesso di avere indugiato in passato: “Ho pensato al suicidio per molti mesi, ci ho anche provato. Volevo andare via da quella famiglia (si riferisce a quella del padre, ndr), mi sentivo un pesce fuor d’acqua e ovviamente il rapporto con mio padre non c’era, era condizionato dalla moglie che non era la mia mamma. Questo uomo non mi amava, non mi coccolava, mi picchiava. Poi restavo da sola e distruggevo casa, volevo sfogarmi”.