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Davide Nanni contro il sous chef del ristorante di Giorgio Locatelli: “Insulti, punizioni e violenze”

Davide Nanni racconta al Corriere la sua esperienza come dipendente del ristorante a Londra di Giorgio Locatelli. Il sous che del locale ha fatto trascorrere mesi di incubo al cuoco 32enne: “Insulti, punizioni e violenze. Quando parlai con Locatelli mi disse che erano cose che non dovevano succedere”.
A cura di Gaia Martino
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Davide Nanni è uno chef italiano molto conosciuto sui social e apparso anche in tv, nel programma È sempre Mezzogiorno di Antonella Clerici. Oggi gestisce un ristorante in Abruzzo ed ha scritto un libro, A sentimento, nel quale racconta la sua vita. Le sue prime esperienze nel mondo della cucina risalgono a quando era poco più che maggiorenne, quando fu assunto nel ristorante di Giorgio Locatelli, noto chef e giudice di MasterChef, a Londra. I ricordi legati a quel periodo, però, non sono positivi: "Anche la mia ragazza fu presa, partimmo felici e pronti a spaccare il mondo. Sapevo che nelle brigate aleggiava un po' di nonnismo cameratesco, ma non immaginavo che potesse raggiungere livelli simili", il racconto a Il Corriere.

Il racconto di Davide Nanni

Davide Nanni a Il Corriere ha raccontato i ricordi negativi che porta con sé dell'esperienza, durata 4 mesi circa, nel ristorante di Giorgio Locatelli a Londra. Lo chef e giudice di MasterChef "passava ogni tanto per controllare che fosse tutto ok", "la gestione era in mano a quei tre" ha raccontato il 32enne ora a capo di un ristorante in Abruzzo. Stando a quanto rivelato al Corriere, "gli ultimi arrivati venivano messi ai lavori più faticosi e umili e non potevano lamentarsi". In particolare c'era il sous chef, colui che dirige il controllo delle attività degli aiuto cuochi, che gli ha fatto vivere "il peggior incubo".

Dopo avermi affidato lavori impossibili, mi scherniva davanti a tutti. Poi si girava verso gli altri, aspettando una risata generale, e faceva l’occhiolino alla mia ragazza. Provai a velocizzarmi il più possibile, ma anche se finivo il lavoro prima del tempo, lui mi insultava. Arrivai a star lì per più di 16 ore al giorno. Iniziavo alle 5. A volte trovavo ancora i lavapiatti che stavano finendo il turno di notte. Durante i pochi minuti di pausa che avevo andavo in bagno, buttavo a terra uno strofinaccio, mettevo il timer e dormivo per quattro minuti.

Il giovane chef ha continuato il suo racconto, sostenendo di aver trascorso giornate intere a pulire le casse di rucola, "gambo per gambo": "Un pomeriggio per sbrigarmi eliminai le radici con un solo strappo. Il capo partita mi raggiunse e mi sbattè il mazzo in faccia, spaccandomi il labbro". In un'altra occasione "fecero cadere cinque litri di brodo in cella frigorifera" e gli diedero la colpa. Per punizione "mi obbligarono a pulire senza spegnere la refrigerazione". L'episodio di violenza aggiunto allo stress, cominciarono a mettere a dura prova anche il suo fisico e la sua vita privata. Decise di licenziarsi dopo che il sous chef "superò il limite" per rientrare in Italia: "Ero dimagrito di 20 kg in quattro mesi".

"Locatelli mi disse che erano cose che non dovevano succedere"

Davide Nanni al Corriere ha poi raccontato di non aver più parlato con Giorgio Locatelli che, al tempo, commentò la vicenda denunciando quanto accaduto: "Quando gli parlai mi disse che erano cose che non dovevano succedere", le parole dello chef 32enne.

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