Daniela Ferolla denuncia il raggiro, il suo volto usato per una truffa online: “Sono una vittima”
Anche Daniela Ferolla finisce vittima della truffa che negli ultimi mesi ha coinvolto incolpevolmente alcuni volti noti della televisione. La conduttrice di UnoMattina ha pubblica sul suo profilo Instagram una storia in cui denuncia come il suo volto sia stato utilizzato illecitamente per promuovere piattaforme di investimenti attraverso video artefatti che riproducono la sua voce e il suo viso in modo molto similare alla realtà. Questo il testo pubblica dalla conduttrice:
Buongiorno, sono stata vittima di una truffa. La mia immagine è stata illegittimamente utilizzata con DEEPFAKE. Riproducendo un video falso con la mia voce in cui promuovo degli investimenti. Vi prego di segnalare questo video fake e di fare attenzione. Grazie.
Come funziona la truffa Facebook coi volti Tv
Daniela Ferolla è solo l'ennesimo caso di un fenomeno sempre più frequente negli ultimi mesi. Come avevamo documentato qui su Fanpage.it, si tratta del sistema di truffe partito inizialmente con dei post sponsorizzati su Facebook kegati a notizie scandalistiche del tutto inventate, incentrato su presunti fatti consumatisi in Tv, con protagonisti volti assai celebri del piccolo schermo italiano: da Fabio Fazio ad Alessia Marcuzzi, Francesca Fagnani, Myrta Merlino, Alessandro Cattelan ed Elisabetta Canalis. Cliccando sui link, gli utenti si trovavano all'interno di finti articoli di giornale che, dopo aver ricostruito finti accadimenti, inducevano gli utenti ad iscriversi a piattaforme di investimenti di facciata, che portavano poi a delle truffe ai danni di utenti inconsapevoli. Qui la storia di una vittima della truffache ha voluto raccontare tutto rimanendo nell'anonimato.
Il caso Chiara Ferragni con le finte notizia sulla sua morte
L'ultimo caso eclatante che avevamo documentato riguardava Chiara Ferragni, che proprio nei giorni in cui scoppiava la vicenda pandoro Balocco, che ha poi portato all'apertura di un'indagine a suo carico, finiva al centro di una campagna di finti post in cui si annunciava addirittura il suo decesso, finta notizia accompagnata da foto del suo volto tumefatto e insanguinato. Non è stato possibile fino ad ora risalire a una matrice comune delle varie truffe, ma resta un problema che solo Meta, società sotto cui rientrano Facebook e Instagram, possa risolvere la questione. Ricordiamo infatti che si tratta di truffe che partono da post sponsorizzati, che quindi rappresentano una forma di introito proprio per Meta, colpevole di accettare campagne di sponsorizzazione con palesi fake news.