“Da me si può dire tutto”, Mara Venier torna a Domenica In dopo le polemiche per il testo pro Israele
Domenica 18 febbraio, Mara Venier è tornata su Rai1 con una nuova puntata di Domenica In, dopo le polemiche della settimana precedente. La conduttrice aveva letto in diretta un comunicato pro Israele dell'ad Roberto Sergio ed era stata duramente criticata, oltre che accusata di censura. Nel nuovo appuntamento del programma, ‘Zia Mara' ha fatto un velato riferimento alla vicenda, chiacchierando con alcuni ospiti legati al Festival di Sanremo: "Qua da me si può dire tutto".
"Qui da me si può dire tutto"
La puntata di Domenica In del 18 febbraio è iniziata con "E sono ancora qua, eh già" in sottofondo, il ritornello del noto brano di Vasco Rossi. Mara Venier è tornata a conduttore il programma nello studio Fabrizio Frizzi a Roma, dopo la ‘trasferta' Sanremese della scorsa settimana, quando è stata in diretta dal Teatro Ariston. All'inizio della trasmissione, non c'è stato nessun riferimento alla vicenda del comunicato pro Israele e a quanto accaduto durante la settimana.
Poi però, nel corso delle interviste con gli artisti dell'ultimo Festival, la conduttrice ha alluso alla questione con alcune frasi. Ad esempio, a Gigliola Cinquetti, ha detto: "Qui si può dire tutto, sono 30 anni che da me si può dire tutto", concetto ribadito anche prima dell'esibizione di Nek e Renga, che hanno portato in gara il brano Pazzo di Te.
Mara Venier e il comunicato pro Israele a Domenica In: cosa è successo
Nella puntata post Sanremo di Domenica In, andata in onda lo scorso 12 febbraio, Ghali aveva commentato le parole dell‘ambasciatore di Israele e parlato del suo ‘stop al genocidio' sul palco dell'Ariston. Parole che non sono passate inosservate all'ad Roberto Sergio, il quale ha fatto leggere in diretta a Mara Venier un comunicato pro Israele.
In seguito al messaggio, la conduttrice è stata duramente criticata, tanto che ha disattivato i commenti sotto i suoi post Instagram. Poi ha pubblicato il video dell'intervento di Ghali, e al Corriere della Sera aveva rivelato di aver pianto per la vicenda, ribadendo di aver fatto quanto le era stato chiesto.