Da Lino Giuliano a Antonio Maietta, per guadagnare sui social gli ex di Temptation Island promuovono il gioco d’azzardo
Che i reality show siano in grado di trasformare i partecipanti in influencer è un dato di fatto. Ma se la televisione rappresenta un trampolino di lancio, sta ai singoli scegliere come sfruttare la visibilità guadagnata, decidendo ad esempio cosa sia opportuno o meno sponsorizzare via social. E se il caso del Pandoro Gate relativo a Chiara Ferragni è l'esempio lampante di come una scorretta comunicazione digitale possa portare a gravi conseguenze, questo non sembra essere del tutto chiaro ad alcuni ex partecipanti di Temptation Island, come Lino Giuliano, Antonio Maietta e Alessia Pascarella. Nelle ultime settimane, Fanpage ha monitorato la loro attività di sponsorizzazione su Instagram, riscontrando un modus operandi preoccupante: quello di invitare i followers a entrare in alcuni gruppi Telegram in cui si promuove il gioco d'azzardo. Intervistato da Fanpage, il presidente di Assoinfluencer Jacopo Ierussi conferma che "si tratta di contenuti illeciti e contrari al Decreto Dignità, alle policies delle piattaforme e alle Linee Guida sugli Influencer varate da AGCOM", perché "non importa il numero di layer usati per celare l'intento di pubblicizzare un contenuto vietato, il risultato è sempre lo stesso".
A cosa conducono i link condivisi nelle stories dagli ex di Temptation
Lo schema è uguale in tutti e tre i casi. Il primo passo è quello di postare nelle stories di Instagram un link, senza specificare a cosa condurrà. La promessa, però, è sempre la stessa: "Se volete guadagnare qualcosa, se il vostro stipendio non vi basta, entrate qui". Con tanto di invito a fare in fretta come se, dando la possibilità di accedere, i creator in questione stessero facendo ai loro utenti un favore personale: "Ci sono gli ultimi posti, fate prima che sia tardi", la frase ricorrente.
Il passaggio successivo è quello di far credere ai followers che si tratti di un'opportunità irripetibile. Come? Pubblicando alcuni screen, presumibilmente falsi, in cui le persone che sarebbero riuscite a entrare in questi gruppi testimoniano di aver guadagnato molti soldi in poco tempo. "Di questo passo porterò fuori mia moglie per il weekend", "Ho vinto 250 euro in 20 minuti", o "Seguo il gruppo da un mese e sono finalmente indipendente" sono solo alcuni dei presunti messaggi ricevuti e condivisi dagli ex del reality di Filippo Bisciglia. Peccato che questi link conducano a canali Telegram in cui si incentiva il gioco d'azzardo.
Come funzionano i canali Telegram che istigano al gioco d'azzardo
Per constatare che si tratti effettivamente di promozione del gioco d'azzardo e che, dunque, quella di Giuliano, Maietta e Pascarella sia una pubblicità pericolosa, Fanpage ha provato ad accedere in uno di questi gruppi. Il Cavaliere, Mr. Money e Monk Zone sono solo alcuni dei canali esistenti su Telegram che invitano le persone a investire somme di denaro per il gioco e, purtroppo, contano centinaia di migliaia di iscritti. Dalle scommesse sugli eventi sportivi fino alle slot machines, sulle locandine d'accesso si invita a giocare in base alle proprie disponibilità economiche. Inoltre, si precisa che le scommesse siano vietate ai minori di 18 anni. Fingendoci interessati a partecipare, abbiamo contattato un rappresentante di Monk Zone, uno dei canali sopracitati.
Come spiegato dal nostro interlocutore, l'esperienza non conta e quindi può partecipare chiunque. Nel caso di Monk Zone, il gioco consiste in un investimento iniziale di 30 euro, che potrebbe portare a vincere più di quanto si è scommesso inizialmente. E, anche se esistono fattori che possono aumentare la possibilità di vittoria, come la frequenza (il numero di combinazioni che si ottengono moltiplicando il numero dei simboli della slot machine per il numero dei rulli) e la volatilità (la caratteristica relativa alle vincite in denaro, che possono essere più o meno elevate), questi non azzerano il rischio di fallire. Non contano strategie, dunque: per vincere la fortuna è l'unica soluzione.
Jacopo Ierussi di Assoinfluencer: "Contenuti illeciti e contrari al Decreto Dignità"
Intervistato da Fanpage, il presidente di Assoinfluencer Jacopo Ierussi ha spiegato che spingere i followers a iscriversi a gruppi simili è illecito, perché "si tratta di un modo per eludere il divieto di promozione del gioco d'azzardo. Non importa il numero di layer utilizzati per celare l'intento di pubblicizzare un contenuto vietato, il risultato è sempre lo stesso". Per capire cosa rischiano i creator, secondo lui è necessario rifarsi al Decreto Legge n.87 del 2018 (Decreto Dignità), in particolare all'Articolo 9 "Divieto di pubblicità giochi e scommesse", che definisce vietata qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro nonché al gioco d'azzardo "comunque effettuata e su qualunque mezzo […], inclusi i canali informatici, digitali e telematici, compresi i social media".
Come specificato nel Decreto, l'inosservanza di queste misure comporta una sanzione amministrativa pecuniaria "pari al 20% del valore della sponsorizzazione o della pubblicità e in ogni caso ad un importo non inferiore, per ogni violazione, a euro 50.000". Proprio per questo, Ierussi precisa che questo tipo di comunicazione può rivelarsi dannosa e ingannevole per gli utenti: "È contraria alle policies delle piattaforme, alle Linee Guida sugli Influencer varate da AGCOM, al Decreto Dignità, alla Digital Chart dello IAP e al Codice Etico di Assoinfluencer. Penso non ci sia un modo migliore per far comprendere la gravità di simili contenuti e la gravità della responsabilità per chi ne è autore".