Cristina Incorvaia, ex di Uomini e Donne: “Il mio stalker libero da venerdì, temo possa farmi del male”
Cristina Incorvaia, volto di Uomini e Donne e Temptation Island, racconta al Corriere della sera la drammatica esperienza vissuta a causa di un uomo che a lungo l’ha perseguitata, impedendole di fatto di vivere la sua vita. Lei ha denunciato e la sentenza che lo ha condannato a due anni e mezzo da scontare agli arresti domiciliari è arrivata nello stesso giorno della sentenza di ergastolo a Filippo Turetta. In attesa dell’appello, tuttavia, lo stalker di Incorvaia tornerà libero e la donna ha comprensibilmente paura.
Cristina Incorvaia vittima di uno stalker, il racconto
“Le donne devono denunciare. Io l'ho fatto perché era ora di dire basta”, ha raccontato Incorvaia rendendo nota per la prima volta la drammatica vicenda, “Mi pedinava, osservava, seguiva ovunque. Era anche in possesso di un mio video, registrato senza il mio consenso. E, anche se nei giorni scorsi è stato condannato a 2 anni e mezzo di reclusione per stalking e interferenze illecite nella mia vita privata, ho ancora paura possa farmi del male. Del resto fino a che la sentenza non passa in giudicato è un uomo libero”. Incoravaia ha raccontato di avere conosciuto il suo stalker due anni fa:
L'ho conosciuto nell'aprile di due anni fa in un bar di un'amica a Novara. Si è avvicinato al mio cagnolino. Non sapevo che avesse già denunce per stalking e per altri reati. Non so se mi avesse visto in Tv, mi sono fidata delle sue buone intenzioni. Si è poi proposto dopo qualche giorno di tenermi il cane, ne avevo bisogno per un viaggio di lavoro. Non avrei mai immaginato che, già da lì, fosse partito il suo piano. Teneva tutto, faceva spesso video e foto. A me faceva tenerezza. Era la persona più gentile del mondo. Tra noi non c'è mai stata una relazione, ero stata chiara su questo punto. Eppure se uscivo con qualcuno cambiava atteggiamento.
L’escalation di violenza: “Minacce e pedinamenti, me lo trovavo sotto casa”
Dopo i primi dubbi, sarebbero arrivate le scuse e così la decisione di Cristina di perdonarlo: “Minacce, pedinamenti. Ma l'ho perdonato per due volte. Un'amica si comporta così. L'ho perfino invitato in Sicilia, a casa dei miei, per il ferragosto. Ma una sera, in discoteca, ha bevuto e si è addormentato sul lettino. Quando sono andata a svegliarlo ha iniziato a insultarmi e mi ha minacciato dicendo: ‘ti sparo con il fucile’. Ho tutto registrato. Avevo paura. Me lo trovavo sotto casa. Solo in quel momento mi sono accorta di essere in pericolo. Non ha mai smesso. Pubblicava storie sui social contro di me, è arrivato a contattare la redazione dei programmi tv in cui non partecipavo da tempo. Voleva distruggermi. Ero arrivata a non mangiare e dormire”. Il suo persecutore è finito ai domiciliari a settembre ma a breve tornerà libero in attesa dell’appello:
Sono prima riuscita ad avere il divieto di avvicinamento, era il 30 dicembre. Ma a quel punto ero finita io in prigione: uscivo e avevo paura, ho dovuto modificare tutti i miei orari. Ero arrivata a uscire solo nel mio cortile. Lui è stato arrestato, a settembre: pensavo mi uccidesse, ero stanca ed esaurita. Il mio problema si pone adesso che ha finito di scontare i domiciliari: non ha nulla da perdere. E se mi uccide? Ovviamente spero valga l'ordine restrittivo. Ma che cosa faccio? Vivo nel terrore? Lui non accetta il rifiuto.