Cosa è successo a Nikita Pelizon: “Il vuoto per 10 minuti, poi il sangue e la corsa in ospedale”
Nikita Pelizon dopo la story Instagram nella quale ha spiegato di essere stata un giorno in ospedale a seguito un mancamento, ha spiegato in un post cosa le è successo nelle ultime ore. Con il volto tumefatto ha mostrato i segni dello spiacevole episodio che ora la costringe al riposo.
Le parole di Nikita Pelizon
"Il 29 maggio 2024 lo segnerò come: "Nikita fa rima con Vita". Avevo appena salutato un amico al telefono e finito la presentazione della prossima canzone, con due fette smangiucchiate di pizza sulla scrivania. Mi sentivo la testa pesante, guardo una serie su netflix, dopo 11 minuti sento di dovermi sdraiare". Così comincia il lungo messaggio social di Nikita Pelizon, aggiunto pochi minuti fa. Dopo la story in cui raccontava di essere svenuta e di aver sbattuto la faccia contro le scale, ha rotto il silenzio di un giorno svelando nel dettaglio cosa le è accaduto. "Mi alzo, con difficoltà chiudo la porta di casa… non avevo mai sentito la mia faccia emanare così tanto freddo…Era come se si stesse frammentando in piccoli pixel che sentivo uscire dal mio corpo…Una sensazione che mi faceva sentire come se mi stessi ghiacciando. Finché mi giro e lì, IL VUOTO" continua. È stata per circa 10 minuti sdraiata per terra, senza sensi, prima di risvegliarsi e correrei in ospedale: "Sono stata 10 minuti a terra. Poi il sangue, il taxi e la corsa in ospedale. Gli occhi sgranati del taxista dallo specchietto centrale. Il cielo mentre stavo distesa nei sedili posteriori, e la domanda dentro me: "Sono felice di rivederlo? Il cielo?". Arrivata in ospedale intorno alle ore 15, aveva "la sensazione di non riuscire a parlare… di non riuscire a mettere insieme bene le parole… non trovare le parole". Il messaggio continua così:
L’amore delle infermiere mie fans, la dolcezza nei loro sguardi, la delicatezza nel curarmi. Il medico che mi dice "lo sai che hai avuto fortuna vero?". E quel numero in ascensore 11. Il numero che mi accompagna da sempre. Il telefono che torna ad avere rete dopo 10 ore ed i mille messaggi tra whatsapp e social. La testa pesante, la faccia dolorante, fitte sparse ma una consapevolezza: la vita è proprio un insieme di tanti attimi. È la cosa bella della vita, che differenzia la vita di qua, della vita al di là del “ponte” è la possibilità che abbiamo di godere dei nostri sensi.
Poi conclude: "Mi sento strana ma grata estremamente grata di leggere tutti i messaggi di sostegno su whatsapp e qui. grazie".