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Confessa le difficoltà con l’anoressia e viene insultata, Arianna David: “Basta, vi prego. Sto soffrendo”

Totale assenza di empatia nei confronti di Arianna David che, ospite di Bruno Vespa, aveva coraggiosamente scelto di parlare in pubblico della sua lotta contro l’anoressia. Per questo è stata sommersa di insulti. L’appello dell’ex Miss Italia: “Basta, vi prego. Sto soffrendo”.
A cura di Stefania Rocco
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Una totale, incomprensibile, feroce assenza di empatia è quella che sta sperimentando Arianna David, ex Miss Italia che aveva coraggiosamente raccontato in tv da Bruno Vespa la sua battaglia contro i disturbi alimentari. Una confessione di fronte alla quale ci si sarebbe aspettati comprensione, incoraggiamento, messaggi di affetto e vicinanza. Ma così non è andata e David è stata costretta a difendersi a mezzo social, a chiedere di essere lasciata in pace da chi non comprende che tali insulti privi di sensibilità arrivano a colpire come un pugno chi ha già ammesso di vivere una situazione di disagio.

Arianna David: “Abbiate rispetto per ciò che sto vivendo”

Non pubblicavo da mesi su Instagram, non sono in grado di reggere tante cose”, ha scritto Arianna in una serie di Instagram stories, “è stato un anno molto duro ma non racconto i contenuti. Ho avuto una ricaduta sul mio pero e sul mio stato d’animo. Ho cercato sia da Eleonora Daniele che da Monica Setta e Bruno Vespa di raccontarmi ma con l’ultima ospitata di è scatenato l’inferno. Per favore, basta. Non ce la faccio più a leggere cattiverie”. Un appello in piena regola che vede una donna che ha coraggiosamente raccontato la battaglia che porta avanti da anni – una battaglia che si gioca sulla sua salute – messa all’angolo invece che sostenuta.

Arianna David: “Colpita nel lavoro e sulla chirurgia”

Arianna prosegue e racconta parzialmente il contenuto di alcuni dei messaggi ricevuti: “Sul mio essere ‘sfigata' a vostro avviso, sul mio essere ‘rifatta’ a vostro avviso e sul fatto che nella vita non ho mai lavorato. Basta. Ve lo chiedo per favore, sto veramente soffrendo. Abbiate rispetto per ciò che sto vivendo nel mio privato e che nessuno di voi saprà mai. Sono stanca ma prometto a chi mi vuole davvero bene, e di certo non siete voi, che mi rialzerò sempre con il sorriso”.

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