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Colin Farrell e il figlio James: “Ha la sindrome di Angelman, sono orgoglioso di lui ogni giorno”

L’attore ha aperto una fondazione per aiutare tutte le persone con lo stesso disturbo e disagio di James, che oggi ha 20 anni. Nella videointervista a People, l’attore ha trattenuto le lacrime parlando di suo figlio.
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Colin Farrell ha parlato in lunga video intervista rilasciata a People di suo figlio James, nato con la sindrome di Angelman: "Sono orgoglioso di lui ogni giorno". Il ragazzo, oggi ventenne, è anche protagonista del servizio fotografico realizzato da People. Nelle foto, vediamo padre e figlio scherzare sul prato verde di casa. L'occasione per l'intervista è data anche dal fatto che Colin Farrell ha deciso di aprire una Foundation a suo nome per aiutare tutte le persone che hanno una disabilità simile a quella di suo figlio. Nella videointervista, l'attore ha trattenuto le lacrime parlando di suo figlio.

"Sogno un mondo gentile per mio figlio"

Colin Farrell ha dichiarato: "Voglio che il mondo sia gentile con James. Voglio che il mondo lo tratti con gentilezza e rispetto". La sindrome di Angelman è un disturbo genetico che colpisce il sistema nervoso e che provoca ritardi nello sviluppo e nell'apprendimento oltre a difficoltà nel linguaggio, problemi di movimento e equilibrio. La sindrome gli è stata diagnosticata all'età di due anni: "Pensavo fosse solo un bambino tranquillo, ma poi non raggiungeva i traguardi. Non si sedeva o gattonava. Sapevamo che c'era qualcosa che non andava nello sviluppo". James è nato dalla relazione che l'attore ha avuto con la modella Kim Bordernave, 52 anni.

"Sono orgoglioso di lui: non dimenticherò mai i progressi che ha fatto"

In una condizione del genere, ogni piccolo passo è una grande conquista. Infatti, Colin Farrell ricorda con gioia i primi passi di suo figlio, all'età di quattro anni: "Non dimenticherò mai i primi passi di James. Due settimane prima del suo quarto compleanno. È stato così profondo. Era magia. Non dimenticherò mai il volto determinato mentre camminava verso di me. Sono scoppiato in lacrime. È stato stupefacente. Mi ero detto che forse non avrebbe mai camminato e vedere quei primi passi, non lo dimenticherò mai. È stato così straordinariamente bello. Sono orgoglioso di lui ogni giorno perché penso che sia semplicemente magico. Ha lavorato duro per tutta una vita e continua a farlo". 

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