Cinzia Leone: “Il cinema mi ha dimenticato, è dura quando metà del tuo corpo è morto”
Cinzia Leone è stato un volto che ha appassionato gli italiani con anni d'oro per la commedia italiana, da La Tv delle Ragazze ad Avanti, da La posta del cuore fino al grande cinema: Vanzina, Verdone, Nuti, Monicelli, Wertmüller. Poi l'aneurisma che l'ha colpita nel 1991, la rinascita e infine l'oblio. Un lungo silenzio finalmente spezzato sulle pagine de La Repubblica Roma: "Mi hanno fatto sparire da cinema e tv. Nessuno ne ha mai parlato. La malattia? È stata dura, ma io non mi sono mai arresa".
Le parole di Cinzia Leone
Cinzia Leone ha segnato generazioni intere e adesso si racconta in questa intervista a La Repubblica Roma nella quale spiega di essere scontenta per come è stata trattata dall'industria dell'intrattenimento: "Sono trent'anni che vado a dormire sperando che la notte mi porti qualcosa di bello. E quella notte è arrivata, mi ha riportato me stessa intera". La malattia ha colpito Cinzia Leone il 21 dicembre del 1991, un giorno che ha cambiato la sua vita per sempre. Un aneurisma congenito all'arteria basilare ha scatenato un terribile ictus. Da quel momento, la sua esistenza ha preso una svolta inaspettata, portandola lungo un percorso fatto di sfide, ma anche di rinascita: "Quando metà del tuo corpo è morto, diventa dura", ammette l'attrice. Ma adesso ha spiegato: "Ho fatto il giro della malattia per tornare a me. E sono pronta a raccontarlo".
La ripresa dopo la malattia
Cinzia Leone non si è mai arresa. L'attrice romana ha lottato con una determinazione straordinaria per ritrovare sé stessa, affrontando le sfide quotidiane ma nel silenzio, lontano dai riflettori. La riabilitazione è stata dura e per un periodo non ha potuto più svolgere il mestiere che amava, poi si è rimessa in carreggiata ma dopo gli anni 2000 per lei è diventata difficile: "Mi hanno fatto sparire da cinema e tv. Nessuno ne ha mai parlato," dichiara Cinzia.