Christopher Nolan supporta attori e sceneggiatori nello sciopero: “Non lavorerò a nessun progetto”
Lo scorso 13 luglio è stato ufficialmente indetto lo sciopero degli attori di Hollywood, che si sono uniti agli sceneggiatori, già in trattative con le case di produzione attraverso i sindacati da ben undici settimane, a partire dallo scorso maggio. A sostegno della causa dei divi di Hollywood e degli autori, è intervenuto anche Christopher Nolan che ha dichiarato di non iniziare nessun progetto in questo momento così delicato per l'industria del cinema. Il regista, inoltre, tornerà tra poco nelle sale con il film "Oppenheimer", in America previsto per il 21 luglio, mentre in Italia arriverà il 23 agosto.
Il supporto di Christopher Nolan
Durante la première londinese del film "Oppenheimer", il cast del film, in cui figurano Cillian Murphy, Robert Downey Jr, Emily Blunt e Florench Pugh, saputa l'ufficialità dello sciopero, si è allontanato dal tappeto rosso, in segno di piena approvazione. È così, quindi, che si è conclusa la campagna promozionale del film. In un'intervista rilasciata alla BBC, il regista ha dichiarato il suo piano sostegno alla causa, affermando:
No, assolutamente. È molto importante che tutti capiscano che è un momento chiave nel rapporto fra i lavoratori ed Hollywood. Non si tratta di me e non si tratta delle star del mio film. Si tratta di attori e sceneggiatori di programmi televisivi che lavorano per tentare di sostenere la propria famiglia e di garantire il cibo in tavola. Gli Studios associati all'AMPTP non hanno infatti tenuto conto di questo nuovo mondo dello streaming, dando vita ad un sistema in cui non concedono in licenza i propri prodotti ad altre emittenti, tenendoli per sè. Non si sono ancora offerti di pagare in modo adeguato i membri dei sindacati, ed è molto importante che lo facciano. Penso che non vorresti mai uno sciopero, o un'azione sindacale. Ma ci sono momenti in cui è necessario. Questa è una di quelle volte.
Lo stop epocale di Hollywood
Come dichiarato anche da Nolan, si tratta di un momento chiave per l'industria hollywoodiana, che per la prima volta dal 1963, anno in cui fu indetto il primo grande sciopero del settore, si sta rimettendo in discussione. Ovviamente lo stop delle attività della macchina del cinema, avrebbe delle ripercussioni importanti, non solo sulle major, ma anche relativamente al contorno che si sviluppa attorno alla produzione di un film.