Chiara Ferragni, dopo il pandoro le uova di Pasqua: “Più di un milione per lei, donati 36 mila euro”
Selvaggia Lucarelli sul Fatto Quotidiano aggiunge un nuovo tassello alla vicenda che ha visto coinvolta Chiara Ferragni. L'imprenditrice ha ricevuto una multa da 1 milione di euro per "pratica commerciale scorretta" per avere lasciato credere che una parte del ricavato delle vendite del pandoro Balocco "griffato" sarebbe andato in beneficenza. La trentaseienne si è scusata e ha parlato di "errore di comunicazione". Ha promesso di donare 1 milione di euro all'Ospedale Regina Margherita di Torino. Selvaggia Lucarelli, però, ha fatto chiarezza su un altro progetto benefico legato a Chiara Ferragni, che sembra aver seguito lo stesso schema dell'iniziativa per la quale l'imprenditrice è stata multata.
Quanto ha guadagnato Chiara Ferragni dalle uova di Pasqua benefiche
Nel 2021 e nel 2022, Chiara Ferragni ha lanciato le uova di Pasqua in collaborazione con Dolci Preziosi. Nel comunicato con il quale veniva pubblicizzata l'iniziativa si leggeva: “Le uova di Pasqua Chiara Ferragni per Dolci Preziosi sosterranno il progetto benefico ‘I Bambini delle Fate’", si tratta dell’associazione fondata da Franco Antonello. Anche in questo caso, come evidenzia Lucarelli, molte testate dissero che il ricavato delle vendite sarebbe andato all'associazione e nessuno si preoccupò di chiedere una rettifica. Selvaggia Lucarelli ha contattato Franco Cannillo, che ha acquisito Dolci Preziosi. L'imprenditore ha confermato che non c'era alcuna correlazione tra le vendite delle uova e la donazione fatta dalla sua azienda all'associazione I bambini delle fate. Il loro intento era sensibilizzare:
Ferragni è stata pagata per aver ceduto la sua immagine. Noi abbiamo fatto una donazione, per lei non era da contratto. Quanto è stata pagata? A memoria 500.000 euro nel 2021 e 700.000 circa nel secondo anno, poi ha chiesto una cifra esorbitante e non abbiamo più chiuso il contratto.
L'associazione: "700 mila euro a lei e 12 mila per il sociale, è una vergogna"
Franco Antonello, contattato da Selvaggia Lucarelli, ha spiegato che l'Associazione Bambini delle Fate aveva stretto un accordo con Dolci Preziosi, ma "loro volevano scrivere che la donazione era legata alle vendite, noi ci siamo rifiutati e abbiamo permesso di usare l’espressione ‘Sosteniamo i Bambini delle fate’”. L'uomo ha anche dichiarato che avrebbe voluto parlare con Chiara Ferragni ma non è stato possibile. Quindi ha svelato l'entità della donazione: "Ci sono stati donati da Dolci Preziosi un anno 12.000 euro e l’altro 24.000 euro”. E ha concluso che molte aziende creano grossi fatturati grazie alla "beneficenza" ma devolvono solo poche monetine: "Mi stupisce che abbiano dato 700.000 euro per il testimonial e 12.000 euro per il sociale, è una vergogna".
La nota di Cerealitalia dopo le parole di Franco Antonello
In una nota, Cerealitalia ha smentito di avere mai proposto a Franco Antonello di scrivere che la donazione alla sua associazione I bambini delle fate fosse legata alle vendite:
L'azienda Cerealitalia I.D. SpA si dissocia dalle dichiarazioni del Sig. Franco Antonello, fondatore dell'Impresa Sociale "I Bambini delle Fate", in relazione ad una presunta volontà dell'azienda Cerealitalia di scrivere che il contributo erogato dall'azienda stessa all'Impresa Sociale, fosse legato alle vendite delle uova "Dolci Preziosi – Chiara Ferragni". Quanto riportato non rispecchia né le volontà di Cerealitalia né quanto riscontrabile dalla documentazione che ha formalizzato i rapporti tra Cerealitalia e l'Impresa Sociale coinvolta, documentazione che non ha mai evidenziato questa correlazione.