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Chiara Ferragni e il cachet di Sanremo dato in beneficenza, l’associazione: “Ricevuti 150 mila euro”

L’associazione contro la violenza sulle donne, D.i.Re Donne in rete, con una nota stampa conferma di aver ricevuto correttamente il compenso che Chiara Ferragni aveva promesso: “D.i.Re conferma di aver ricevuto 150.000 euro tramite bonifico da TBS Crew srl in data 12/01/2023”.
A cura di Gaia Martino
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L'associazione D.i.Re – Donne in Rete, con una nota stampa, "conferma di aver ricevuto 150.000 euro tramite bonifico da TBS Crew Srl in data 12/01/2023". La rete nazionale contro la violenza sulle donne ha difeso Chiara Ferragni, rispondendo a chi ha "messo in dubbio l’effettiva donazione del cachet di Sanremo" che l'influencer aveva promesso. L'imprenditrice digitale attualmente è al centro della vicenda dei pandori Balocco griffati: nelle ultime ore in Procura a Milano è stata depositata una relazione sul caso che la vedrebbe colpevole di truffa e non di frode in commercio.

La nota di D.i.Re a difesa di Chiara Ferragni

L'associazione D.i.Re, la stessa le cui attiviste hanno presenziato sul palco dell'Ariston, a Sanremo 2023, accanto a Chiara Ferragni, con una nota stampa ha confermato di aver ricevuto quanto promesso dall'imprenditrice digitale. La decisione di sottolineare tale dettaglio, si legge, arriva dopo la pubblicazione di articoli "che hanno messo in dubbio l’effettiva donazione del cachet di Sanremo". "L’erogazione liberale – prosegue la nota – è stata destinata allo sviluppo di sportelli lavoro in 16 centri antiviolenza della Rete D.i.Re. I fondi sono stati distribuiti a seguito di una call interna ai centri del 09/05/2023 per la presentazione obiettivi del Fondo Lavoro e avviso per presentazione proposte". "Sono stati selezionati 16 centri antiviolenza che hanno ricevuto i finanziamenti a fondo perduto attraverso bonifici effettuati dal 22/06/2023 al 07/07/2023, a seguito della ricezione della convenzione sottoscritta dall’associazione socia", conclude.

L'inchiesta Ferragni-Balocco verso ipotesi truffa

Intanto proseguono le indagini sul caso Ferragni-Balocco. Nelle ultime ore è emerso che il nucleo economico investigativo della Guardia di Finanza ha depositato in Procura a Milano una relazione sulla vicenda: sarebbe emerso che l'ipotesi di reato potrebbe essere truffa e non frode in commercio. Sarebbero state acquisite mail scambiate tra il gruppo dolciario e l'imprenditrice digitale e lungo il testo ci sarebbero dei punti sui quali gli inquirenti vorrebbero soffermarsi.

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