Chiara Ferragni e Fedez lavorano su un progetto per la salute mentale, c’è anche L’Estetista Cinica
I Ferragnez tornano alla vita dopo lo spavento per il ricovero del rapper. Rientrato a casa, Fedez sta vivendo un periodo di convalescenza, si sta prendendo i suoi ritmi, ma non ha rinunciato ad attivarsi sia sul piano lavorativo (presto tornerà all’opera con il suo podcast Muschio Selvaggio) e quello delle iniziative per il sociale.
L’incontro tra i Ferragnez e Cristina Fogazzi
Ecco allora che in una giornata milanese, la coppia più famosa dei social viene pizzicata dai fotografi del settimanale Chi, durante un pranzo a Palazzo Parigi in compagnia di Cristina Fogazzi. Conosciuta come L’Estetista Cinica, è l’imprenditrice tra le più attive in Italia nel settore del beauty e sui social, dove si espone periodicamente, non ha mai rinunciato a divulgare contenuti su temi importanti. Insieme all’avvocato Cathy La Torre si sono incontrati per sostenere un progetto a favore della salute mentale. Fogazzi, in particolare, è ambasciatrice di una piattaforma dal nome Gli Psicologi Online fondata da Mauro Orso che si pone l’obiettivo di estendere e garantire un’assistenza psicologica a tutti.
L’importanza del tema della salute mentale per Fedez
Già dallo scorso marzo, dopo un periodo di assenza dai social, Fedez aveva spiegato ai suoi followers di aver sofferto a causa dei farmaci che gli erano stati somministrati per tenere sotto controllo attacchi di ansia e di panico. Di fatto, dall’operazione al pancreas dello scorso anno, il rapper non avrebbe mai superato certe paure e anzi, avrebbe iniziato a soffrire di vere e proprie forme patologiche come i cosiddetti attacchi ipomaniacali, una condizione scaturita proprio dallo stress. “Lo stress è una condizione non legata alla propria classe sociale o al denaro”, risponde a chi sostiene che sia un privilegiato. “Il fatto di essere ricchi non ci rende immuni da paure o stress emotivi”, ha spiegato ad Aldo Cazzullo per Il Corriere della Sera. “Nel mio caso aver avuto una diagnosi di tumore al pancreas a 33 anni è la ragione preponderante. Le malattie sono come la livella di Totò: non guardano in faccia a nessuno e portano con sé ricadute anche sulla salute mentale che possono essere davvero importanti”.