Chiara Ferragni donatrice di sangue: “Grata a chi ha salvato la vita a mio marito e non solo”
Subito dopo l’appello di Fedez sono stati in centinaia i donatori di sangue che si sono rivolti all’associazione Avis per fornire il proprio contributo a sostegno degli ospedali. Il rapper ha acceso i riflettori su una questione fondamentale dopo essere stato ricoverato a causa di due emorragie che hanno messo la sua salute a rischio. “Devo tutto ai donatori di sangue, senza di loro sarei qui”, ha fatto sapere non appena lasciato l’ospedale.
L’esempio di Chiara Ferragni
Il buon esempio inizia da casa Ferragnez, con l’imprenditrice digitale che ha raccontato ai suoi followers di essere diventata una donatrice di sangue. Nella mattina di giovedì 2 novembre Chiara Ferragni pubblica un lungo post in cui racconta il suo contributo ed esorta tutti coloro che ne hanno la possibilità a fare lo stesso. “Da tempo volevo diventare donatrice di sangue ed oggi finalmente ho fatto la mia prima donazione”, racconta su Instagram. “Un piccolo gesto che però tanto piccolo non è: una singola donazione aiuta come minimo tre pazienti riceventi (ogni sacca viene divisa in plasma, piastrine e globuli rossi) ed il sangue donato aiuta anche la ricerca verso moltissime malattie e patologie”, continua.
Donare sangue ha dei vantaggi anche verso il donatore: ad ogni donazione vengono fatti diversi screening di medicina preventiva. Si dà per scontato che le strutture ospedaliere abbiano tanto sangue a disposizione ma mi è stato detto che invece spronare la gente a donare è importantissimo perché c’è sempre più bisogno: se avete sempre voluto farlo e non avete mai provato non abbiate paura, tutto il procedimento è veloce ed assolutamente non doloroso. Grazie a tutti i donatori per aver salvato la vita di migliaia di persone, compresa quella di mio marito. Sono orgogliosa di esserlo diventata anche io.
L’appello di Fedez e l’incremento dei donatori di sangue
Dopo le dimissioni dal Fatebenefratelli di Milano il rapper ha rilasciato una lunga intervista ad Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera nella quale ci h a tenuto a ringraziare ancora una volta i donatori di sangue che hanno reso possibile le trasfusioni che gli hanno salvato la vita. “Ho perso metà del sangue che avevo in corpo”, ha ammesso Fedez, il cui appello a donare il sangue non è affatto caduto nel vuoto. Dopo la sua esperienza infatti, il direttore generale di Avis Milano Segio Asartelli ha fatto sapere che l’associazione ha registrato un importante incremento di persone che hanno deciso di donare il proprio sangue, almeno nella città di Milano. Un piccolo gesto che, se esteso su tutto il territorio, può fare la differenza.