Chiara Caselli: “Lavorare con Francesco Nuti fu devastante, oggi avrebbe ricevuto una denuncia per abusi”
Chiara Caselli, attrice e regista oggi 56enne, ripercorre la sua carriera – senza tralasciare i momenti più dolorosi – in un’intervista rilasciata al Corriere. In particolare, la donna punta il dito contro Francesco Nuti (scomparso nel 2023), raccontando che l’esperienza vissuta sul set del film “OcchioPinocchio” l’avrebbe addirittura spinta a riconsiderare il suo percorso, inducendola a perdere la voglia di fare l’attrice: “La fiducia la riacquistai dopo l’incontro con Liliana Cavani. L’avevo persa durante OcchioPinocchio di Francesco Nuti. Un’esperienza devastante. Dico solo che, oggi, in un mondo in cui la mentalità rispetto agli abusi è profondamente diversa, Nuti avrebbe avuto una denuncia. Avevo 26 anni, ero giovane. Lui non c’è più e non voglio aggiungere altro”.
L’incontro con Harvey Weinstein
A sorpresa, l’attrice non punta il dito contro Harvey Weinstein, il mostro di Hollywood condannato per decine di abusi sessuali: “Lo incontrai a New York e… non ci provò, se è quello che volete sapere. Dopo avermi vista nel film corale di Marco Tullio Giordana mi chiamò per Pulp Fiction. Nel provino le battute me le diede Quentin Tarantino, il regista, secondo una modalità che in Italia non c’è. Al provino non presero me ma (come moglie di Bruce Willis), Maria de Medeiros. A Weinstein in seguito mandai il mio primo cortometraggio come regista, Per sempre, che racconta la fuga d’amore di due bambini, mi disse che provava a mandarlo a Hollywood per un’eventuale candidatura agli Oscar ma non c’era tempo”.
Il rapporto col suo corpo: “Recitai nuda con Keanu Reeves che aveva rispetto per il mio corpo”
Per Caselli le scene di nudo, soprattutto in compagnia del partner di scena adatto, non sono mai state un problema. “Il mio corpo è un personaggio, se c’era necessità, nessun problema. Ricordo Belli e dannati di Gus Van Sant, eravamo nudi, io e Keanu Reeves, lui bello, sicuro di sé, con un rispetto totale del mio corpo. Io, una pischella di 23 anni. Tutto naturale”, ha ricordato l’attrice per poi rendere noto un altro episodio, agli antipodi rispetto a quello precedente: “Invece fui in forte imbarazzo, mi spiace dirlo ma è così, con Michelangelo Antonioni, in Al di là delle nuvole. Vedevo un uomo, in quelle condizioni fisiche così precarie, attaccato alle attrici, filmava i nostri corpi con una certa morbosità. Per fortuna sua moglie Enrica e Wim Wenders, che collaborava, ebbero cura di me”.