Chi sono Camilla e Saverio, i figli di Maurizio Costanzo e Flaminia Morandi
Maurizio Costanzo è diventato padre di due figli all'inizio degli Anni Settanta, ovvero Camilla e Saverio, avuti dal matrimonio con la seconda moglie Flaminia Morandi. I due hanno attualmente 50 e 47 anni, ed entrambi lavorano nel mondo dello spettacolo, lui come regista, lei come sceneggiatrice. Il giornalista, nel 2001, ha poi adottato un terzo figlio, Gabriele, con Maria De Filippi.
Chi è Camilla, la primogenita di Maurizio Costanzo
Camilla Costanzo è la primogenita di Maurizio Costanzo, nata dal matrimonio con la sua seconda moglie, Flaminia Morandi. Classe 1973, ha 51 anni ed è una scrittrice, giornalista e sceneggiatrice, attiva principalmente in Rai. Inizialmente aveva provato ad assecondare la sua passione per la recitazione, cimentandosi nella carriera d'attrice, per poi cambiare totalmente strada. Tra le sue pubblicazioni, nel 2009 ha scritto insieme a Giusy Vitale il libro: "Ero cosa loro. L’amore di una madre può sconfiggere la mafia", nel 2015 ha pubblicato il romanzo "Una bellissima notte senza luna". È sposata ed è mamma di due figli, ma del suo privato si conosce davvero poco, dal momento che non è mai stata un amante dei riflettori. Dopo la morte del padre raccontò di lui a La Repubblica ricordando l'enorme passione per il suo mestiere che spesso li teneva distanti: "Non siamo mai andati al cinema, al parco, a fare una passeggiata. Se volevi vederlo dovevi essere tu ad andare dove stava lui". Nonostante gli impegni, era molto presente come nonno: "Negli ultimi anni era cambiato. Si era intenerito. Anche se il suo lavoro continuava a essere il centro della sua vita, dalla nascita del primo nipote qualcosa era cambiato in lui. Ha indossato i panni del nonno anche nel lavoro. Il suo ufficio era diventato un via vai continuo di persone che da lui cercavano consigli, suggerimenti, indicazioni. Non si sottraeva mai, come un nonno, appunto".
Chi è Saverio Costanzo, regista e figlio di Maurizio Costanzo
Secondo figlio del giornalista, avuto sempre da Flaminia Morandi, è nato nel 1975. Negli anni è diventato uno stimato regista e sceneggiatore, firmando alcuni dei titoli più noti del nostro cinema e anche della televisione. Prima di cimentarsi nel mondo della settima arte, consegue una laurea in Sociologia della Comunicazione e da ragazzo ha iniziato la sua carriera come conduttore radiofonico. Per specializzarsi in regia negli Anni Novanta decide di trasferirsi a New York. Tra le sue opere più note, la trasposizione televisiva de "L'Amica geniale" di cui, pur avendo lasciato la regia figura ancora come sceneggiatore; la serie In Treatment e al cinema lo ricordiamo, tra gli altri, per "La solitudine dei numeri primi", trasposizione cinematografica dell'omonimo film di Paolo Giordano. Nel 2014 firma anche "Hungry Hearts", presentato in concorso al Festival di Venezia, dove ha vinto due Coppe Volpi per le interpretazioni di Adam Driver e Alba Rohrwacher. Saverio, come la sorella Camilla, ha due figli, avuti dalla prima compagna Sabrina Nobile, da diverso tempo al suo fianco c'è l'attrice Alba Rohrwacher.
Fu Maria De Filippi a riavvicinare Saverio al padre Maurizio Costanzo: "Ho potuto stargli accanto sino alla fine e sono orgoglioso di questo". A lui ha dedicato il film Finalmente l'Alba.
Il matrimonio con la seconda moglie Flaminia Morandi
Era il 1971 quando Maurizio Costanzo e Flaminia Morandi iniziarono a lavorare l'uno accanto all'altra nella trasmissione radiofonica "Buon pomeriggio", tra loro nacque un'affinità personale, ma soprattutto lavorativa, che si tramutò in una vera e propria storia d'amore e nel 1973 lei lasciò l'allora marito, il giornalista Rai Alberto Menechini, per stare con lui. Nel 1973 si sposarono in Comune e dal loro matrimonio, nacquero i due figli del giornalista, su di lei Costanzo ha dichiarato:
Era bellissima, era sposata con il bellissimo Alberto Michelini. Non so come, lo lasciò per me. Ci unimmo in Comune, testimone Marcello Marchesi, con cui lavoravo in quegli anni. Le sarò grato per tutta la vita: abbiamo un ottimo rapporto. Le cose finirono per via di una mia storia segreta e anche forse per l’esplosione di Bontà loro, un successo che ci travolse. Alla seconda puntata, passammo dai 5 ai 14 milioni di spettatori. La gente cominciò a riconoscermi, era il 1976 e io avevo smentito il motto di Bernabei secondo cui l’italiano alle 10 e mezzo di sera vuole solo dormire.