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Chi organizza rave party rischia il carcere, Fiorello: “Fermate le riunioni di condominio piuttosto”

“In questo momento anche noi siamo passabili di galera”, ironizza Fiorello nel corso della sua Edicola Fiore. “Con tutti i problemi che abbiamo…Questa si chiama strategia di depistaggio. Dobbiamo focalizzarci su altro, sulla gente”.
A cura di Giulia Turco
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Dopo il rave party di Modena, continua a far discutere il primo decreto varato dal governo Meloni che introduce tra le misure anche una nuova fattispecie di reato pronta a punire chi organizza i rave e che ha già suscitato diverse reazioni da parte dell’opposizione. Sul tema è intervenuto anche Fiorello, conduttore della sua Edicola Fiore che presto si evolverà nel nuovo progetto di Viva Rai 2, dal 7 novembre su RaiPlay.

Cosa ne pensa Fiorello del decreto del governo che punisce i rave party

Come di consueto il conduttore raduna alle prime luci del mattino “gli amici del baretto” per la lettura dei giornali e per affrontare insieme al suo pubblico i temi caldi di giornata. Nella mattina del 2 novembre le testate nazionali titolano sul primo decreto del nuovo governo che include, tra le varie cose, anche l’introduzione di pene durissime, fino a 6 anni di carcere, per gli organizzatori di rave. “Il povero popolo non sa, ma in questo momento anche noi siamo passabili di galera, ironizza Fiorello tra le risate dei presenti. “Se c’è una cosa da fermare.. fermate le riunioni di condominio”, continua.

Con tutti i problemi che abbiamo.. il gas, l’elettricità, le pensioni che sono quelle che sono, i prezzi che aumentano… Questa si chiama strategia di depistaggio. Dobbiamo focalizzarci su altro, sulla gente.

Fino a 6 anni di carcere per chi organizza i rave

La norma voluta dal nuovo ministro dell’interno Matteo Piantedosi, prevede non solo una nuova fattispecie di reato finora inesistente, ma soprattutto pene durissime per i trasgressori. Fino a 10mila euro di multa e 6 anni di carcere per chi gestisce e organizza i raduni “dai quali possa derivare pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica”, invadendo “terreni o edifici pubblici o privati”. La proposta ha innescato una serie di reazioni a caldo, soprattutto da parte delle opposizioni al governo, che hanno definito la misura come liberticida e fascista”.

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