Chi è la Gialappa’s band: nomi e volti dei commentatori comici della tv
La televisione è fatta non solo di immagini, ma anche di voci che spesso non hanno bisogno del supporto visivo per imprimersi nella mente dei telespettatori, un esempio calzante di questo concetto è il successo conquistato in anni e anni di carriera dal trio comico della Gialappa's Band. Un'istituzione nel mondo del piccolo schermo, le cui voci hanno accompagnato i programmi più disparati e che ha fatto da spalla al fior fiore dei conduttori più noti della tv e nel periodo della pandemia anche del web. Il trio formato da Marco Santin, Carlo Taranto e Giorgio Gherarducci ha saputo creare un unicum negli show televisivi, servendosi di una comicità dirompente e a suo modo ineguagliabile.
Chi sono i componenti della Gialappa's band
Il trio comico è nato dall'amicizia e dalla bravura dei tre giovani appassionati di calcio che attraverso il loro modo scanzonato di commentare partite e non solo hanno dato vita ad un nuovo moto di fare televisione. Marco Santin, veronese classe 1962, è il figlio di Federico Santin, noto illustratore di libri per ragazzi, oltre al lavoro con la Gialappa's Band, dal 2007 al 2010 ha condotto il programma radiofonico "Grazie per averci scelto" con Nicoletta Simeone.
Carlo Taranto nato a Milano nel 1961, invece, laureato in Scienze Politiche è stato segretario cittadino di Legambiente e ha collaborato come autore in diverse trasmissioni. È sposato con Elisabetta Oropallo, dalla quale ha avuto un figlio, Francesco, che seguendo le orme paterne è diventato conduttore radiofonico, prendendo arte a programmi su Radio Popolare e anche RTL 102.5.
Giorgio Gherarducci classe 1963, nato a Milano, è il figlio del noto giornalista sportivo Mario Gherarducci e fratello di Giampaolo, che ha lavorato come giornalista per Sport Mediaset. Oltre a far parte del noto trio, ha avuto per qualche tempo, a partire dal 2010 una rubrica cinematografica su "Rolling Stone Italia", dopo aver apposto la sua firma anche ad alcune sceneggiature. Ha lavorato per un periodo a R101, con un programma tutto suo trasmesso dal lunedì al venerdì. La sua compagna è Licia Negri e ha due figli.
L'incontro in radio e l'esordio in televisione
Il primo incontro tra i componenti di quello che sarebbe diventato il trio di commentatori più famoso della tv avviene nel 1985, sull'emittente Radio Popolare, durante un programma dal titolo "Bar Sport" trasmesso la domenica dalle 22 e in cui si commentavano le performance calcistiche della giornata in maniera divertente e dinamica. Eppure il loro approdo in radio avviene in maniera del tutto casuale, infatti fanno l'ingresso di Carlo Taranto in trasmissione avviene da fan e non da "addetto ai lavori", e vi tirò dentro anche Marco Santin, mentre Gherarducci che era figlio del noto giornalista sportivo Mario, entrò nel cast fisso dello show poco tempo dopo. Il loro debutto come trio avviene ufficialmente nel 1986, quando commentano i Mondiali di Calcio del Messico con un modo che diventerà la loro cifra stilistica. Notati dalla Finivest, furono chiamati per presenziare in quello che sarà il loro primo programma televisivo, ovvero Un fantastico tragico venerdì, dove commentano alcuni spezzoni di telenovelas sudamericane.
Come nasce il nome di Gialappa's Band
Dopo il debutto in tv, che raccolse un enorme successo da parte del pubblico, i tre dopo l'esperienza dei Mondiali in Messico, decisero di trovare uno pseudonimo con il quale chiamarsi e scelsero quello di Gialappa's Band. Il nome deriva dalla gialappa, una pianta che si trova in Sud America e le cui radici avrebbero proprietà lassative, d'altronde proprio durante quei mondiali arrivarono notizie in merito alla salute di alcuni giocatori che lamentavano problemi intestinali.
La lunga serie di "Mai dire…"
Il successo delle loro radiocronache li portò in emittenti decisamente più note, come Radio Deejay, ma iniziarono a collaborare anche in veste di autori televisivi per alcuni programmi Finivest, sebbene riuscirono a conquistare una certa autonomia alla fine degli Anni Ottanta, quando iniziò la lunga fila di format dal titolo "Mai dire…", partendo da "Mai dire Banzai" passando per "Mai dire Mundial" e arrivando al celebre "Mai dire Gol" che divenne una fucina di comici, un teatro di prova per nomi come Fabio De Luigi, Antonio Albanese, Luciana Littizzetto, Paola Cortellesi, Maurizio Crozza, Luca e Paolo, Maccio Capatonda e tantissimi altri. Il programma ebbe anche dei conduttori d'eccezione come Simona Ventura e Claudio Lippi. Tra le declinazioni che più ebbero successo ci sono quelle di "Mai dire Grande Fratello" dove il trio commentava, non senza un po' di malizia e quel pizzico di cattiveria, tutte le vicende che avvenivano nella casa più spiata d'Italia. A questa, poi, si aggiunge anche "Mai dire Domenica" condotto da Mago Forest e con la partecipazione delle Letteronze, parodia delle vallette di Passaparola, le celeberrime "letterine" e andrà in onda per ben 5 edizioni. Tante altre furono le diramazioni del format che vide avvicendarsi conduttori assai noti nel palinsesto Mediaset, come Paolo Bonolis. Inizia, poi, anche la lunga stagione di commento de Le Iene, su Italia 1, dove la Gialappa's divenne una presenza fissa con la conduzione di Teo Mammucari e Ilary Blasi.
Il breve passaggio in Rai
Non solo Mediaset, ma anche Rai, per la Gialappa's Band che nel 2001 propone un programma radiofonico per commentare Sanremo. Su Radio Due, infatti, fu trasmesso Rai Dire Sanremo, lo show ebbe un riscontro tanto positivo da essere confermato fino all'edizione del 2009. Nel 2015 avviene il passaggio in Rai, seppur durato poco. Iniziano infatti a collaborare con Nicola Savino in "Quelli che il calcio" su Rai2, per poi entrare a far parte dei commentatori del DopoFestival, sempre accanto a Savino e con la presenza anche di Max Giusti. Nel 2017 il trio conquista un programma in autonomia che è "Rai dire Nius" condotto da Mago Forest e Mia Ceran, ma mentre lo show andrà avanti, la loro collaborazione con la tv pubblica si fermerà. Nello stesso anno, infatti, torneranno a Mediaset.
Le collaborazioni cinematografiche
Sempre più poliedrici, Marco Santin, Carlo Taranto e Giorgio Gherarducci non disdegnano nemmeno il cinema e infatti apportano la loro firma alle sceneggiature dei primi due film di Aldo, Giovanni e Giacomo, con cui avevano collaborato anche in tv. Si tratta di "Tre uomini e una gamba" e poi "Così è la vita" rispettivamente del 1997 e 1998. Successivamente seguiranno l'esordio del regista Paolo Costella, nel suo primo film "Tutti gli uomini del deficiente".