“E quando arriva la notte, la notte, e resto sola con me…”, canta Arisa che solo alla notte forse sa affidarsi davvero, mentre al pubblico, a riflettori accesi, offre infinite proiezioni di sé, difficili persino da mettere a fuoco. Le foto senza veli pubblicate sui social hanno sollevato un polverone. Che il suo annuncio di ‘ricerca marito' abbia fatto sorridere o semplicemente spiazzato, quel che è certo è che ancora una volta la cantante ha colpito nel segno. Una donna che posa pubblicamente mostrando le sue forme. Rivoluzionario? Certo che no. Sarà forse l’ultima? Probabilmente no. Perché allora ci sentiamo così dalla sua parte? Perché, di fatto, Arisa ci piace così tanto?
Quando nel 2009 il palco dell’Ariston la gettava in pasto al pubblico con il suo brano Sincerità, Arisa incantava per quella sua voce inimitabile e senza tempo, che faceva il paio con caschetto e frangetta e quella montatura spessa che le conferiva un’aria da ragazza insicura, quasi inconsapevole di un’incredibile dote.
Negli anni si è consolidata come una protagonista non solo della musica italiana, ma anche della tv e dello spettacolo, lasciando intendere di avere non uno, ma mille volti. Ha viaggiato a cento all’ora alla continua ricerca di sé e ci ha condotti in un’esistenza vulnerabile, che ha scisso il suo alter ego artistico dotato di un talento strepitoso, da quello di donna. Ha sentito il bisogno di esser non solo una voce, ma anche un corpo. Oggi è la stessa che manda in rivolta il web con scatti bollenti, dopo aver firmato un contratto con Rai per prestare il volto al talent show per bambini con Antonella Clerici.
Talvolta fragile ed emotiva, poi libera, spregiudicata e provocatoria. L’abbiamo vista piangere delle sue insicurezze, vittima di commenti fin troppo piccati, arrivando a mettere in dubbio persino il suo valore artistico: “Amadeus non mi ha voluto a Sanremo, mi sento una *erda”, ha detto in lacrime ad Amici. In altre circostanze è apparsa audace e sensuale nei completini in latex, protagonista di una rinascita inaspettata, consapevole e piena di sé, tanto da attirare le simpatie di Rocco Siffredi, rapito dalla sua femminilità mai banale.
C’è un’Arisa sfortunata in amore, con la quale tendiamo a simpatizzare, e un’altra che ha chiuso il suo cuore a mandate. Oggi è alla ricerca di un uomo, di un figlio, una famiglia. Domani si definirà fluida, né uomo né donna, un essere umano che rifiuta definizioni e che basta a se stesso. Oggi sogna di essere una madre single, domani avrà già smentito sé stessa. È madrina del Pride, ma poi esprime posizioni benevole verso Giorgia Meloni, attirando l’inimicizia della comunità LGBT.
Difficile pensare che certe prese di posizione siano stati banali scivoloni. Ma allora chi è davvero Rosalba Pippa? È una trasformista che ama giocare. È una professionista dai modi garbati, dalla lacrima facile nei contesti giusti, emotiva davanti alla telecamera, ma provocatrice dietro lo smartphone. Persona e personaggio in lei si mescolano continuamente e la sua non è mai una banale evoluzione: inciampa sui suoi stessi assunti e li ritratta. È un esemplare umano complesso, un personaggio televisivo perfetto. È semplicemente irresistibile.