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Cecilia Capriotti: “Il mio patrigno alcolista e violento con mia madre, ma io poi lo perdonai”

Cecilia Capriotti ha parlato per la prima volta della sua infanzia, dalla morte del padre quando era piccola alle violenze subite dal compagno della madre: “Era un alcolista. In quelle situazioni mia madre chiudeva me e mia sorella in camera. Lei lo denunciò, io non me la sono sentita, lo perdonai”.
A cura di Elisabetta Murina
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Cecilia Capriotti ha parlato per la prima volta della sua infanzia. Ospite di Monica Setta nel programma Storie di donne al bivio, la showgirl ed ex concorrente del Grande Fratello Vip ha raccontato commossa la sofferenza vissuta da bambina: suo padre è venuto a mancare quando aveva solo due anni e la madre si è fidanzata con un altro uomo, alcolista, aggressivo nei confronti suoi e della sorella. L'uomo in questione è deceduto lo scorso settembre e, per questo, la showgirl ha deciso di sfogarsi pubblicamente.

L'infanzia di Cecilia Capriotti

Cecilia Capriotti ha vissuto un'infanzia difficile, il cui evento scatenante è stata la morte del padre quando aveva solo due anni. Un lutto che da un lato l'ha segnata profondamente e dall'altro ha reso più forte il legame con la madre e la sorella:

La perdita di mio padre mi ha portato fino ai 5 anni alla perdita della parola. Una sorta di mutismo selettivo, un trauma. Io, mia sorella e mia madre ancora oggi siamo unite da un cordone ombelicale, non ci siamo mai staccate.

Tutto è poi cambiato quando nella sua vita- e in quella delle altre donne della sua famiglia- è arrivato un uomo di nome Alberto, compagno della madre, scomparso lo scorso settembre. La sua morte ha spinto la showgirl a parlare liberamente di quegli anni: "Prima non volevo procurare dolore, quindi ho sempre evitato di parlarne". 

"Mia madre ci chiudeva incamera, sentivo le urla"

Alberto è stato per Cecilia Capriotti un padre adottivo per oltre 20 anni, durante i quali però sono stati numerosi gli episodi di violenza, fisica e psicologica, nei confronti della madre:

Lui era un alcolista, era come se fosse bipolare. Alternava momenti di estrema dolcezza a momenti di grande aggressività. Nei confronti di mia madre è stato uno stalker, ma molta violenza psicologica anche nei nostri confronti. In quelle situazioni mia madre chiudeva me e mia sorella in camera, ma io sentivo le urla. Non ne ho mai parlato per tutelarlo.

Poi arrivò una svolta: nel 2000 la madre di Cecilia Capriotti denunciò l'uomo, ma lei non firmò la denuncia. "Non me la sono sentita, gli volevo molto bene", ha spiegato la showgirl, che negli anni l'ha perdonato. "Ringrazio Dio per averlo perdonato, perché lui invecchiando è cambiato, ha iniziato a bere meno ed è diventato un amico e confidente. È morto tra le mie braccia, era il nostro Alberto da coccolare", ha concluso.

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