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Caterina Guzzanti: “In terapia come mamma single, non ho ancora sconfitto la timidezza”

La famiglia è il suo centro, quella che la lega ai fratelli Corrado e Sabina, e quella a due con il figlio Elio, nato nel dall’ex compagno Walter. “È un momento delicato per lui. Alcuni compagni mi hanno chiesto l’autografo fuori da scuola: è assurdo e imbarazzante”.
A cura di Giulia Turco
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Caterina Guzzanti è tornata sul piccolo schermo con la quarta stagione di Boris, nel ruolo di Arianna. Per la prima volta senza la regia di Mattia Torre: “Ci sono mancate le sue indicazioni, così dirette, complete, precise, le sue risate, la sua intelligenza”, racconta al Corriere della Sera. Per il futuro sogna di proseguire la sua carriera con un ruolo drammatico mentre da madre single continua a lavorare sulle sue insicurezze.

Il legame con il figlio Elio

La famiglia è il suo centro, quella di nascita che la lega ai fratelli Corrado e Sabina, e quella a due con il figlio Elio, nato nel 2014 dalla relazione con l’ex compagno Walter. Come madre single “da un lato mi sento più forte: se mi guardo indietro vedo lo sforzo e l’amore che ho tirato fuori verso questo piccolo estraneo. Dall’altro sono più fragile: ho paura di non esserci quando gli può capitare qualcosa”. Oggi ha 8 anni e solo ora inizia a percepire il concetto di fama: “È un momento delicato per lui. Alcuni suoi compagni mi hanno chiesto l’autografo fuori dalla scuola: è assurdo e imbarazzante”, racconta l’attrice. “Se qualcuno mi ferma per strada  lui si appiccica a me. Da un lato sbuffa: ‘Che pizza la notorietà’. Dall’altro mi chiede ‘Ma sono famoso anch’io?’”. 

I 25 anni di carriera di Caterina Guzzanti

“Non ci avevo pensato. Sono le nozze d’argento con me stessa attrice”, scherza. “Sta diventando una relazione seria”. Al Corriere ammette che solo da pochi anni tuttavia si è riuscita a scrollare di dosso l’etichetta di ‘sorella di’, con due fratelli che hanno preso la strada della recitazione ben prima. Eppure non ha mai sognato, da bambina, di fare l’attrice. “Finché Corrado e Sabina non hanno iniziato a farlo, non ci pensavo assolutamente. Non avevo nessun modello. Ero paralizzata dalla timidezza, che devo ancora risolvere”. Andare in terapia la sta aiutando a combattere contro le sue insicurezze: “Ho ricominciato per essere aiutata a essere una mamma single. Pensavo di fargli un sacco di domande su come fare con mio figlio e invece mi sono ritrovata a rispondere a un sacco di domande sulla bambina che è in me”. 

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