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Caso Lacerenza, parla una escort: “Se a Davide non stava bene qualcosa diventava una bestia”

In un’intervista esclusiva a “La Zanzara” su Radio24, una donna di nome Elena, di origini ucraine, ha condiviso la sua esperienza riguardo al locale “Gintoneria” di Davide Lacerenza, attualmente agli arresti domiciliari insieme all’ex compagna Stefania Nobile.
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Si chiama Elena ed è una delle escort che frequentava La Gintoneria, l'ormai noto locale di Davide Lecerenza, attualmente agli arresti domiciliari insieme all'ex compagna Stefania Nobile. Secondo quanto riportato da Elena, Lacerenza le avrebbe proposto un accordo economico che però lei ha rifiutato: "Davide mi diceva di andare con un cliente per 1000 euro e poi avrei dovuto restituirgli la metà dei soldi quindi 500 euro. Ho rifiutato perché gli dissi che ero io a decidere con chi andare e quanto chiedere". La donna ha specificato che i pagamenti avvenivano direttamente dai clienti, aggiungendo però di aver "visto con i miei occhi lui (Davide, ndr) pagare altre ragazze". 

"Ho visto fare sesso coi miei occhi nel locale"

Alla domanda di Giuseppe Cruciani riguardo eventuali prestazioni sessuali all'interno del locale, Elena ha confermato: "Nell'ex privè ho visto fare sesso con i miei occhi. Io non l'ho mai fatto in quel posto perché era pieno di telecamere". La testimone ha anche menzionato l'offerta di "pacchetti" che includevano sostanze stupefacenti, precisando però di non averne mai fatto uso personalmente. Nonostante le accuse, Elena ha descritto Lacerenza come "una brava persona che ha scelto di fare uno stile di vita particolare", pur riconoscendo comportamenti problematici: "Se a Davide non piaceva qualcosa diventava una bestia, urlava o dava qualche schiaffo ai camerieri". 

"Stefania Nobile era consapevole di tutto"

Riguardo Stefania Nobile, Elena ha dichiarato che sarebbe stata "consapevole di tutto" e che "dopo 2 o 3 mesi, voleva cambiare ragazze per averne sempre di nuove". L'intervista ha toccato anche l'argomento di un cliente che avrebbe speso somme ingenti nel locale, con Elena che ha confermato di essere a conoscenza di una serata in cui un cliente avrebbe speso "circa 80mila euro". In risposta alle domande finali di Cruciani, Elena ha confermato la presenza di sostanze stupefacenti e di attività organizzate nel locale: "Non so quanta cocaina girasse ma ne vedevo tantissima. La offriva sicuramente ai clienti […] Il giro di prostituzione organizzato gli serviva altrimenti come guadagnava?"

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