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Carolina Marconi commenta la norma sull’oblio oncologico: “Tutelare gli ex malati, non discriminarli”

Carolina Marconi commenta l’approvazione alla Camera del disegno di legge sul diritto all’oblio oncologico, questione sulla quale si sta battendo da tempo. “Un passo avanti, ma non basta. Gli ex malati devono essere tutelati” scrive in un lungo post.
A cura di Ilaria Costabile
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Nella giornata di giovedì 3 agosto 2023 è stato approvato all'unanimità alla Camera il disegno di legge sull'oblio oncologico, tramite questa proposta si chiede che gli ex malati oncologici possano essere tutelati e possano essergli garantiti gli stessi diritti di coloro che non hanno mai dovuto affrontare un tumore. Qualora dovesse essere approvata anche dal Senato, si tratterebbe di una delle leggi più innovative in ambito sanitario. Tra i personaggi noti nel mondo dello spettacolo che avevano affrontato la questione, in quanto ex malati, c'è stata anche Carolina Marconi, che ha commentato la notizia mettendo in luce delle criticità.

Cosa prevede il disegno di legge

Il disegno di legge proposto alla Camera prevede che le persone guarite da un cancro non siano obbligate a fornire informazioni in merito alla malattia, qualora dovessero stipulare un contratto bancario, finanziario, assicurativo o sul posto di lavoro, dove attualmente queste indicazioni vengono richieste, affinché la persona possa essere tutelata e, quindi, possa accedere a quelle possibilità negategli dall'aver avuto un tumore. Il diritto all'oblio oncologico, però, secondo questa norma si acquisisce dopo dieci anni dalla fine delle cure nel caso di neoplasie negli adulti e a distanza di 5 anni per quelle che riguardano i bambini.

Il commento di Carolina Marconi

Sulla questione, quindi, Carolina Marconi che ha combattuto fino allo scorso anno con un tumore al seno, ha commentato il disegno di legge mettendo in luce una serie di criticità:

Condannata a morte per dieci anni. Dopo 10 anni puoi sentirti finalmente uguale a tutti, dopo 10 anni puoi finalmente tornare ad avere dei diritti. Dopo 10 anni questa legge ti dichiara finalmente guarita. Ma 10 anni sono tanti, così ci levate gli anni più belli della vita, dove cerchi di costruirti una famiglia, una casa, adottare un bambino, cercarti un lavoro duraturo… sei praticamente costretto “solo”ad aspettare come se fossimo tutti immortali, una persona che ha il tumore a 30 anni è fottuta, le viene tolto il diritto di continuare non solo a lottare per se stessa e i suoi cari ma anche per inseguire i propri sogni pieni di speranze…

Secondo l'ex gieffina, quindi, che in passato ha raccontato come le sia stata negata la possibilità di adottare, proprio perché ex malata oncologica, questa norma sarebbe rivolta solo ad una piccola fetta della popolazione. "Diritto all’oblio” significa non essere marchiati a vita ed invece per dieci anni restiamo comunque marchiati e discriminati" scrive nel suo lungo post, aggiungendo: "Sicuramente abbiamo fatto un passo avanti ma non basta". 

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