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Carlo Verdone: “Stiamo vivendo un momento difficile e abbiamo bisogno di ridere”

L’attore e regista ha incontrato gli studenti della Luiss: “Al pubblico piace la scorrettezza. Zalone riesce ad essere scorrettissimo nonostante i tempi”
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Carlo Verdone ha incontrato gli studenti nell'Aula Magna dell'Università Luiss per una lezione dal titolo "Comicamente etici. Com'è cambiato l'umorismo dagli Anni 80 ad oggi". Un'occasione per ripercorrere la sua carriera, dai teatri off al suo ingresso nell'"Olimpo della comicità degli Anni 80" insieme a quelli che lui stesso definisce "i colonnelli della risata": "Io e Nuti più di tutti abbiamo raccontato la crisi del maschio, tra timidezze e fragilità, che negli Anni 60 è sempre stato rappresentato come un ‘rimorchiatore'. L'arrivo del femminismo ha rivoluzionato tutto, i maschi non comprendevano più la donna", ha spiegato Verdone.

Il cambiamento della comicità

Sul cambiamento delle tematiche nei suoi film, l'artista ha ricordato come abbia affrontato "le nevrosi con ‘Maledetto il giorno che t'ho incontrato', gli scontri generazionali tra le mura di casa" fino ai "rapporti tra moglie e marito in ‘Manuale d'amore' tra noia e solitudine". Interrogato sul politically correct, Verdone non ha dubbi:

Bisogna stare attenti, sono mode intellettuali. Ma è giusto avere rispetto quando si ironizza su certi temi. Pensiamo a Checco Zalone che riesce ad essere scorrettissimo nonostante il politically correct.

"Il futuro del cinema italiano? Genovese e Cortellesi"

Per il futuro del cinema italiano, il regista si augura che "chi fa cinema sia bravo ad intercettare buoni spunti che possano dare la spinta a fare bei film", citando esempi virtuosi come "Perfetti sconosciuti", "Follemente" di Paolo Genovese e "C'è ancora domani" di Paola Cortellesi. "Le sale si stanno riprendendo, dobbiamo proseguire su questa strada", ha concluso Verdone, che per molti è diventato "un antidepressivo senza effetti collaterali". Questa definizione, però, non è sua ma di una signora che ha incontrato a un bar: "Stiamo vivendo un momento difficile e abbiamo bisogno di ridere". 

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