Bruno Vespa replica a Matteo Gracis dopo la lite in treno: “Ignorante, col risentimento riscatti la tua frustrazione”

Bruno Vespa, in un video pubblicato su X, ha replicato al giornalista Matteo Gracis che nelle scorse ore lo ha contestato dopo averlo incontrato in treno.
A cura di Daniela Seclì
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Bruno Vespa replica a Matteo Gracis. Nelle scorse ore, è diventato virale un video in cui Gracis, fondatore del giornale online L'indipentendete, incontrava il conduttore di Porta a Porta in treno. Lo avvicinava chiedendogli una foto, salvo poi registrare un video in cui lo etichettava come "un professionista della disinformazione, del giornalismo che è megafono della voce dei padroni". Dal canto suo, Vespa lo mandava sonoramente a quel paese. In queste ore, quest'ultimo è tornato sull'argomento.

La replica di Bruno Vespa a Matteo Gracis

Bruno Vespa, in un video pubblicato sul suo profilo X, ha voluto replicare al giornalista Matteo Gracis. Per prima cosa gli ha fatto un appunto, accusandolo di essere ignorante: "All'odiatore Matteo Gracis, vorrei tornare un momento sul nostro piacevole incontro di ieri perché ho scoperto soltanto adesso che la tua ignoranza professionale è così abissale da non sapere che il Capo dello Stato non ha alcuna competenza sul segreto di Stato. E invece tu, purtroppo, hai accusato pesantemente Mattarella di averlo prolungato per otto anni su Ustica per nascondere non so che cosa". Poi, è tornato sull'episodio accaduto in treno:

Vedi Gracis, la caratteristica di voi odiatori è che col risentimento cercate di riscattare le vostre infinite frustrazioni professionali e personali. E quindi ti sei ridotto a vendere la tua misera merce sui treni, come hai provato a fare ieri con me, buona fortuna.

Perché Matteo Gracis ha contestato Bruno Vespa

In un video pubblicato sul suo profilo Instagram, che mostrava l'incontro in treno con Bruno Vespa, Matteo Gracis ha anche spiegato le motivazioni della sua contestazione:

L'ho contestato perché è giusto esternare a questi soggetti, abituati ad autografi e selfie, il proprio dissenso. I danni causati da pennivendoli simili sono incalcolabili. Hanno rin***ionito e lobotomizzato generazioni di italiani. Mi sembrava il minimo.

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