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Bruno Vespa: “No all’intervista a Maria Rosaria Boccia, non voglio essere uno dei suoi strumenti”

“Mi sarebbe piaciuto intervistare Gennaro Sangiuliano. Il direttore del Tg1 è stato bravissimo. Non è, invece, in cima ai miei desideri intervistare Maria Rosaria Boccia perché non voglio essere uno dei suoi strumenti”, lo ha detto Bruno Vespa rispondendo a una domanda nel corso della presentazione della prossima stagione di Porta a Porta e Cinque Minuti, al via dal 10 settembre su Rai 1.
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"Mi sarebbe piaciuto intervistare Gennaro Sangiuliano. Il direttore del Tg1 è stato bravissimo, ha chiesto tutto al ministro. Non capisco come si possa criticare quell'intervista. Non è, invece, in cima ai miei desideri intervistare Maria Rosaria Boccia perché non voglio essere uno dei suoi strumenti", lo ha detto Bruno Vespa rispondendo a una domanda nel corso della presentazione della prossima stagione di Porta a Porta e Cinque Minuti, al via dal 10 settembre su Rai 1, rispettivamente alle 20.30 subito dopo il Tg1 e nella fascia della seconda serata. "Dare un consiglio a Sangiuliano per il rientro in Rai?", gli è stato chiesto ancora, "Non chiedetemi troppo, spero che prima o poi abbia un lavoro adeguato alle sue qualità".

Porta a Porta "soffre" per l'orario e il traino debole

"Il problema di Porta a Porta è il fatto di soffrire per l'orario di collocazione", ha aggiunto Bruno Vespa, "il programma soffre perché arriva in un orario terribile e soprattutto con un traino terribile quindi abbiamo pensato di rinnovarci. Quest'anno cambieremo e lo faremo per sottrazione. Toglieremo delle cose a partire dal tavolo centrale che sarà sostituito con delle comodissime poltroncine. Poi avremo meno ospiti, ospiti più importanti che saranno trattati in maniera più attenta", ha proseguito, sottolineando che saranno eliminati riquadri e cornici e sarà allestito un videowall gigante: "Avremo una grafica migliore, che è stata sempre il nostro problema", ha rimarcato.

Le novità e gli ospiti di Porta a Porta 2024/2025

Tra le novità annunciate anche uno stile diverso per le interviste: "Saremo un filino meno garbati e un filino più esigenti. Riconosco di aver avuto qualche momento di distrazione e speriamo che non succeda più". "Quando arriviamo noi, tutti sanno già tutto", ha aggiunto, "per questo dobbiamo aiutare la gente a capire cosa è successo. Abbiamo chiamato tutta la squadra a un rinnovato entusiasmo".

In quanto agli ospiti di Porta a Porta, nella prima puntata ci sarà Giovanni Costantino, amministratore delegato di Italian Sea Group, per approfondire la vicenda dell'affondamento del Bayesian. "Poi ricorderemo Mike Bongiorno, con la moglie Daniela. In seguito avremo Stefano De Martino. Abbiamo inviato Schlein e il resto dell'opposizione con lo scrupolo che ci caratterizza. È la nostra caratteristica, non riusciamo a non essere pluralisti".

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Sull'ipotesi di avere anche il Presidente del consiglio Giorgia Meloni: "immagino possa venire quando avrà qualcosa da dire e forse sarà quando avrà capito quali deleghe avrà Fitto", forse già nei prossimi giorni. La cosa che tira di più è ancora la cronaca, ma la politica avrà il suo spazio, a patto che ci sia un leader forte che dice qualcosa di forte: "La faremo quando vale la pena di farla".

Il nodo par condicio e le tv commerciali

Il giornalista infine affonda sulla par condicio: "Siamo riusciti a sopravvivere ad una legge infernale sulla par condicio. Invidio molto le tv commerciali perché se ne fregano. Loro dicono: cosa sarà mai una multa di 20mila euro? In Rai invece non è così, bisogna contare i secondi. Ci siamo dovuti scontrare fisicamente per un secondo in più o in meno di presenza in tv. Stiamo scherzando, è questo il mestiere? Mi auguro che il legislatore provveda immediatamente".

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