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Brooke Shields: “Ho subito un intervento di ringiovanimento vaginale, non richiesto. Quasi uno stupro”

Brooke Shields ha raccontato nella sua autobiografia di aver subito un intervento di ringiovanimento vaginale senza che lei lo avesse chiesto, quando lei si stava sottoponendo ad un’altra operazione. Per l’attrice si è trattato di un vero e proprio trauma, che perciò ha voluto raccontare.
A cura di Ilaria Costabile
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Brooke Shields è una delle attrici più note del panorama hollywoodiano, sin da ragazzina è stata abituata a vivere sotto i riflettori e nel tempo non sono mancati eventi anche traumatici che l'hanno segnata. L'attrice ha scritto la sua prima autobiografica dal titolo Brooke Shields Is Not Allowed to Get Old: Thoughts on Aging as a Woman (Brooke Shields non può invecchiare: pensieri sull'invecchiamento femminile), nella quale ha raccontato anche di un avvenimento indesiderato e, per l'appunto, traumatizzante.

Il racconto di Brooke Shields

Nel libro, l'attrice racconta anche aspetti molto intimi del suo privato, rivelando di aver avuto sempre qualche problema per la dimensione delle labbra della sua vagina, con conseguente sanguinamento e sfregamento. Per cui, all'età di 40 anni decise di sottoporsi ad un evento di labioplastica, ovvero un intervento di riduzione che rientra nelle operazioni di chirurgia estetica intima. Il medico, però, avrebbe deciso di aggiungere un ulteriore intervento che non era stato richiesto: "Mi ha detto di aver aggiunto un piccolo bonus" racconta Shields.

"Mi è sembrato uno stupro"

Si tratta di un intervento di ringiovanimento vaginale quindi di restringimento che, però, le è sembrato un'invasione vera e propria, sottolineando come abbia deciso di parlare di questo tema per mettere al centro la salute delle donne, soprattutto quando si parla di intimità:

Mentirei se dicessi che non mi vergogno a condividere queste informazioni molto intime. Ma se vogliamo cambiare il modo in cui ci avviciniamo e parliamo della salute delle donne, allora dobbiamo sollevare questioni scomode ma molto reali. La vergogna non è più un'opzione. Mi è sembrato un'invasione, una specie di stupro bizzarro. Niente indicava questa necessità di essere più piccoli, più sodi o giovani, soprattutto lì.

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